mercoledì 11 luglio 2007

Non reggere il minimo...

No, non è una frase criptica riferita alla mia situazione o al mio umore, è che dovendo mettere per forza un titolo e non sapendo che metterci (come sempre del resto) ho messo quello che è il problemone della mia adorata 206 da qualche giorno, ovvero che ogni tanto non regge il minimo e mi si spenge quando mi fermo; lo so, basta andare dal meccanico, ma per me è un po' come portare un figliolo dal chirurgo, se mi ci mette le mani e me la sciupa come fo? E' sopravvissuta a tre fidanzamenti più le altre varie "storielle" (chiamiamole così) di una sera o di una settimana dal 2003 a oggi, e già mi piglia male al pensiero che tra 3-4 anni dovrò sceglierne un'altra.

Lo scorso intervento vi avevo detto di essere tornato disoccupato... il che è ufficialmente è ancora vero, per quanto continui a "dare una mano" qualche ora al giorno nella ditta in cui lavoravo fino a pochi mesi fa, quindi qualcosa da fare ce l'abbia comunque. Però è ancora vero che sono senza monitor al pc di casa (o almeno senza un monitor decente... ne ho uno dell'IBM vecchio di 10 anni che va solo a 800x600, e considerando che tutti i siti ormai sono fatti per 1024x768 diventa quasi impossibile riuscire a farci qualcosa di più che leggere la posta e guardarci le puntate di NCIS che mi sono scaricato (per inciso, Gibbs sta seriamente insidiando il posto del dottor House nella mia scala di gradimento °_°), per cui evito anche di aprire MSN o siti diversi da Gmail, e anche scrivere sul blog riesco a farlo solo qui dall'ufficio, dove grazie al cielo c'è un 17 pollici LCD. Dovrebbe arrivarmi a giorni un monitor nuovo comprato su Ebay, ma in queste cose si sa ci vuole tanta pazienza.

Comunque, non so ancora dove diavolo andare in vacanza con Diego ad agosto, tra costi degli appartamenti e del viaggio, la soluzione più economica (ma decisamente poco etica) alla fine è riempire di LSD sua mamma e sua nonna e farci le vacanze a casa sua... e sempre in tema di vacanze, ho trovato un articolo sul Corriere di oggi che parla proprio di questo, ovvero della classifica degli autogrill migliori e peggiori. Premesso che l'unico autogrill all'altezza dei tedeschi in vacanza sarebbe una porcilaia vista la raffinatezza con cui tale popolo si contraddistingue, vi riporto l'articolo, giusto per curiosità:
FRANCOFORTE (Germania) - Estate, tempo di vacanze e di partenze per milioni di automobilisti. Una breve sosta in una delle aeree di servizio lungo le autostrade è oramai diventato un obbligo per i molti turisti in viaggio. Ci si ferma per riposare, bere un caffè, mangiare un panino o, per usufruire dei bagni. Ma si sa, non tutti le aree di sosta sono uguali. Le differenze qualitative possono essere enormi. Il severo, quanto autorevole automobil club tedesco, l'Adac, ha testato nelle settimane scorse 65 strutture in 12 paesi europei. «Lo stato di numerose aree di servizio lascia al quanto a desiderare», è stata la valutazione finale. Nel suo rapporto 2007, quasi un terzo non raggiunge la sufficienza; pochissimi quelli che ottengono il giudizio «buono». «Il più schifoso si trova in Italia», titola lunedì la popolare Bild analizzando i dati. Vincitore del test è la Germania.
PUNTI DEBOLI - Per il quinto anno consecutivo l'Adac ha esaminato le afree di sosta di mezza Europa; dalla Spagna, all'Italia, la Gran Bretagna, l'Austria, fino alla Slovenia o alla Danimarca. I principali punti dolenti sono la scarsa igiene nei bagni e nelle docce, la mancanza di angoli per i più piccoli, rampe d'accesso per portatori di handicap, l'assenza di una segnaletica nell'area di parcheggio e la poca sicurezza per i pedoni. Un esperto gastronomico ha poi messo sotto la lente d'ingrandimento anche l'offerta culinaria e il service.
IN FONDO - Il peggior risultato è quello di un'area di servizio italiana finita in fondo alla classifica Adac; l'unico ad ottenere il giudizio «oltremodo insufficiente». Ha fallito su tutta la linea l'area di servizio "Ventimiglia Autoporto Nord" sulla A10, poco prima del confine francese. «La situazione è incredibilmente penosa, gli automobilisti possono tranquillamente passarci davanti», ha detto Max Stich, vice-presidente dell'Adac. «Oltremodo stomachevole sono i bagni, estremamente trascurati; nelle docce c'è muffa e sporcizia, inoltre non sono presenti accessi per i portatori di handicap; manca un fasciatoio e un angolo per i più piccoli. Per di più - dicono i tester parlando della situazione di Ventimiglia, l'entrata per le automobili è pericolosa e trae in inganno il guidatore in quanto è totalmente assente una segnaletica sia all'interno che all'esterno del parcheggio». Negativi i risultati pure per il ristorante. «E' aperto solo dal lunedì al venerdì, chi volesse un pasto caldo nel fine settimana si trova davanti ad una porta chiusa», critica l'Adac. Non va meglio per la stazione «Magra Ovest» sull'A12, la seconda peggior classificata.
IN CIMA - Primo posto per «Mövenpick-Marché» a Medenbach sull'autostrada A 3 a Wiesbaden nel Land dell'Assia in Germania, unico autogrill ad ottenere quest'anno la votazione più alta. «Segnali stradali ben visibili, molto curato e pulito. Ottimo assortimento di frutta fresca. Adatto per le famiglie», sentenzia il club tedesco. Ben quattro sono le strutture tedesche posizionatesi nei primi cinque posti della classifica.
«BASTA POCO» - «Ogni struttura accusa mancanze, ma il più delle volte basta veramente poco per raggiungere la sufficienza», scrive l'Adac. «Equipaggiare i negozi con pannolini, frutta fresca; tenere puliti il ristorante e i bagni, sono solo alcuni degli aspetti importanti per guadagnare punti».
VALUTAZIONE - Gli esaminatori hanno valutato le strutture esterne, le possibilità di parcheggio, i locali interni, la gastronomia, i negozi, la sicurezza, il servizio, i prezzi e i sanitari. Alla base dell'esame le necessità di una famiglia di quattro persone, composta da due adulti, due bambini, uno dei quali è un neonato. Con il giudizio «carente» sono stati bocciati in tutto 11 strutture; 31 sono quelle che hanno ottenuto appena la sufficienza; 20 - quindi poco meno di un terzo - in confronto si possono dire soddisfatti con il giudizio ritenuto dall'Adac come «buono».
Elmar Burchia

La canzone con cui vi saluto oggi, in realtà non è una canzone, ma una poesia con sottofondo musicale; l'autore è Fabrizio De André, ed è secondo me perfetta per una giornata piena di nuvole e sole come quella di oggi qui a Monsummano:

Vanno
vengono
ogni tanto si fermano
e quando si fermano
sono nere come il corvo
sembra che ti guardano con malocchio

Certe volte sono bianche
e corrono
e prendono la forma dell'airone
o della pecora
o di qualche altra bestia
ma questo lo vedono meglio i bambini
che giocano a corrergli dietro per tanti metri

Certe volte ti avvisano con rumore
prima di arrivare
e la terra si trema
e gli animali si stanno zitti
certe volte ti avvisano con rumore

Vanno
vengono
ritornano
e magari si fermano tanti giorni
che non vedi più il sole e le stelle
e ti sembra di non conoscere più
il posto dove stai

Vanno
vengono
per una vera
mille sono finte
e si mettono li tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.

Alla prossima ;)

PS: ciao Alè, grazie fraidello, appena ricarico il cellulare contraccambio l'sms :)

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