mercoledì 28 marzo 2007

Coming-out

no, non si tratta del mio coming-out, di me ormai non dico che lo sanno tutti ma quasi.... ma di quello del mio amore, che stamani ha fatto il "grande passo", quello più difficile da fare per tutti i ragazzi e ragazze omosessuali, cioè dirlo ai genitori. Dall'sms che mi ha mandato la reazione non è stata esattamente entusiasta ("L'ho detto a mia madre, e mi considera un malato, mi ha detto "non arrenderti" come se dovessi combattere il cancro", questo è il testo dell'sms che mi ha inviato stamani), anche se spero che sia solo la reazione istintiva e che le cose migliorino pian piano, magari già da stasera... vorrei essere l' accanto a lui, ma per ovvi motivi questo è impossibile. Però sinceramente, se già prima ero innamorato di lui, adesso ne sono anche terribilmente orgoglioso... perché so quanto è difficile esporsi in prima persona con chi ti ha messo al mondo, e perché anziché distruggere quello che è nato tra noi per non dover "confessare" ha deciso di compiere questo grande passo. E quello che si prova quando qualcuno mette ciò che ha costruito con te al primo posto rispetto a tutto il resto è una sensazione talmente da vertigine che non si può spiegare con le parole su un seplice blog.

E proprio stamani ho ritrovato una cosa che aveva postato Gabriele qualche tempo fa sul forum dell'Arcigay Pistoia, e che riporto anche qui sul blog... non si tratta di un'opera di fantasia, ma di una lettera ricevuta qualche anno fa dall'Arcigay di una provincia del Nord (che dai riferimenti sembrerebbe quella di Verona, ma non è dato saperlo). La riporto sia per chi non ha idea di cosa significhi ancora oggi essere froci nella nostra bella Italia sperando che sia utile ad avere un'idea, e anche per chi ha avuto il coraggio che ha avuto Diego, che in tutte le difficoltà che possono esserci, almeno loro hanno ancora quella cosa così preziosa che si chiama vita...

da "Ragazzi che amano ragazzi" di Piergiorgio Peterlini:
L'altro giorno mentre stavo con la mia compagnia un ragazzo che viene da poco li con noi, ha detto che mentre stava stava ascoltando la radio dei comunisti ha sentito una trasmissione di froci, i quali parlavano di un ragazzo che si è ucciso perchè lo avevano scoperto a scuola che ci stava con un altro. Io quando ho sentito quello che diceva questo ragazzo mi è venuto come un colpo al cuore perchè quel ragazzo che è morto si chiamava Luca quella volta ci hanno trovati a fare insieme nella doccia della palestra.
Io però ho dovuto dire che era stato lui, senò i compagni di scuola andavano a dirlo ai prof e mi sputtanavano anche con la mia famiglia così mio padre mi portava dal psicologo e mi metteva in collegio come ha fatto il papà di Luca prima che si ammazzasse.
Volevo dirvi che anche a me come a Luca mi piacciono i ragazzi invece che le ragazze, e quella volta in palestra ero molto contento di fare con Luca perchè lui era un paninaro molto bello biondo e con due grandi occhi neri. Ci siamo capiti subito perchè lui guardava sempre me e io lui. Poi una volta durante la ricreazione io sono andato nei bagni della palestra dove non ci andava mai nessuno fuori dell'orario di lezione e l'ho asspettato là fino alla fine della ricreazione, poi lui è arrivato.
Quando me lo sono trovato davanti mi batteva il cuore per l'emozione e mi tremavano le gambe. poi ci siamo baciati e fatti le seghe è stato bellissimo! poi ci siamo rivisti ancora altre volte e una anche a casa mia, quando i miei sono andati via. Fino a quando non ci hanno scoperto in palestra! Dopo quella volta non l'ho più visto perchè suo padre lo ha ritirato da scuola e siccome lui era di un paese della bassa, non mi ricordo bene quale non sono mai andato a trovarlo.
Quando ho saputo che si è ucciso ho pensat0 di farlo anche io ma dopo non ci sono riuscito, però sono stato male e non dormivo la notte prechè se Luca è morto è anche colpa mia.
Un altra volta volevo dirlo anche al mio parroco, ma non l'ho fatto perchè lui una volta in chiesa ha parlato molto male della gente come noi e tutti gli battevano le mani e alcuni uomini si alzavano in piedi per battergliele. E io con questa scena stavo ancora peggio. Allora ho preferito dirlo a voi queste cose perchè dicono in giro che i ragazzi del vostro partito difendono la gente come me e voi.
Io so chi siete voi, o per meglio dire so dove state e vi ho anche visti. So dove state perchè state proprio davanti alla mia scuola...me l'ha detto un mio compagno di scuola quando stavamo uscendo diceva che in quel palazzo ci sono i froci e le lesbiche. Poi una volta sono rimasto per più di mezz'ora a guardarvi quando davate da bere alla gente in piazza Brà quando c'è stata la corsa questa primavera, e mi sono anche avvicinato e uno di voi molto gentile mi ha dato da bere e mi ha guardato con un sorriso. Sono stato così contento e ho ancora il bicchierino di carta in camera mia.
Prima o poi spero di venirvi a trovare che ho visto il vostro indirizzo davanti alla mia scuola e me lo aveva dato quel mio compagno che aveva visto anche un adesivo giallo. Se usate questa lettera per favore non parlate del nome della mia scuola e del mio che però voglio dirvi.

(seguono nome e cognome)

P.S. Spero che Luca dall'alto dei cieli mi perdoni e che sappia che lo penso sempre e che gli voglio bene e se sapessi dov'è la sua tomba andrei a mettergli i fiori.
E poi io non ho sentito quella trasmissione perchè ho provato ogni giorno ma invece di sentire la radio dei comunisti sento sempre una radio che si chiama Star.


E questo è il regalo che ho voluto fare ieri al mio amore... una bischerata, ma fatta col cuore:

venerdì 23 marzo 2007

Quanto tempo!

Cavolo da quanto tempo non mettevo mano al blog... un po' la mancanza di voglia, un po' le tante cose da fare, ho decisamente e colpevolmente trascurato questo spazio per parecchio tempo.

Riassumere il tutto in un intervento che non sia l'apoteosi della noia non è semplice, ma comunque spero di farcela.
Ci eravamo lasciati il 4 marzo, dopo una serata passata all'Hub di Lucca senza la mia dolce metà, impegnata in una cena fissata da tempo... una serata divertentissima, sia grazie agli amici di sempre (Dario e Giaki in primis) sia grazie a Gabriele, un ragazzo di Larciano che all'ultimo momento ha deciso di accodarsi alla "frocio-mobile" (che ormai è il soprannome della mia 206) e che direi si è subito ambientato molto bene :D

Il sabato successivo è stato quello della grande manifestazione a Roma per le unioni civili... a cui non siamo potuti andare a causa del "non possumus" della mia suocera... e quindi abbiamo sostituito la trasferta di Roma con una giornata da perfetti fidanzatini in gita a Sansepolcro (Arezzo) e un dopocena da perfetti fidanzatini infrattati nei boschi vicino a casa sua. Una giornata splendida... abbiamo avuto la fortuna di trovare un bellissimo sole anche se con un po' di vento, abbiamo girato tranquillamente mano nella mano senza che nessuno ci dicesse nulla (ma ci guardavano strano ogni tanto, questo sì), abbiamo mangiato in un ristorantino piccolissimo ma che costava poco e faceva un mangiare buonissimo... insomma, meglio di così non si poteva sperare.

Durante la settimana le cose sono andate come sempre, un paio d'ore il poemriggio in ufficio a sbrigare l"ordinaria amministrazione", cioè rispondere a quelle poche lettere dei clienti che ancora possiamo servire, sistemare le ultime cose per la fornitura di materiale che dovrà arrivarci dall'estremo oriente a fine mese... solite cose, appunto.

Sabato scorso, il 17, abbiamo fatto la follia: ho preso una stanza in un albergo a Barberino del Mugello e ho portato Diego all'Hub. Lui non era mai stato in un locale gay, e prima di me aveva conosciuto pochissimi altri ragazzi gay, quindi era la sua primissima volta in assoluto. Sinceramente, un po' di paura ce l'avevo... non è un tipo troppo casinista all'inizio, e non avevo davvero idea di come avrebbe reagito di fronte alla gente che frequenta l'Hub, visto che c'è veramente di tutto, dai gay che confondi per etero, agli etero, ai travestiti, alle sfrante. E anche lui era abbastanza teso all'idea. Invece... cenetta ai Gigli, e poi in discoteca. E' stato bellissimo vederlo sorridere dal primo all'ultimo istante, come un bambino che apre i regali la mattina di Natale... essere in un locale come tanti altri, ma potermi baciare e abbracciare senza che nessuno ci guardasse come alieni, lo ha veramente mandato in estasi, e devo dire che si notava parecchio... e ha mandato in estasi anche me vedere il mio amore così felice :)
La notte abbiam dormito a malapena 4 ore, quindi la domenica son stato di nuovo iper-rincoglionito, ma cazzo se ne è valsa la pena!

E siamo ai giorni nostri, alla settimana appena passata... che in definitiva è stata la fotocopia di quella precedente, senza infamia e senza lode; tranne per il salvataggio del computer di Gabriele, l'aver fatto risorgere la sua connessione ADSL che da dicembre giaceva lì, morta e abbandonata, per la gioia del modem 56k e il limoncello del su' babbo, che porca puttana quanto è bono... e a me di solito non mi piace il limoncello :D . Anche se devo ammettere che amare qualcuno ed essere riamato da un colore nuovo a qualunque giornata, anche a quelle fredde fredde come i giorni che ci siamo appena lasciati alle spalle (e che anche stavolta non hanno portato la neve a Monsummano, ma in Valdichiana sì... Francesco, so che non leggerai mai il mio blog, ma se per caso lo leggi sappi che per questo io ti invidierò sempre :F).

Anche stavolta vi lascio con una canzone, che sono andato a pescare negli anni '80, la cantava Holly Johnson (il cantante di Huey Lewis and the News, esatto), e si chiama "Love train"; volevo quasi mettere "Musica" di Meneguzzi visto che in questi giorni mi passa spesso per la testa, ma lo farò la prossima volta :P


You're a work of art
You're the Trevi Fountain
You're a golden heart
You're the highest mountain.
You bring me flowers every day of my life
You save me from the worry and the strife.

Take me in your arms
baby
baby
I'm on a winning streak

When I met you I reached my peak.
Your perfect view makes me feel brand-new
yeah

Well
you're just right to keep me up all night
up all night.

Working all the time to make you mine all mine
yeah

Riding the love train
stroke it up
riding the love train.
Lovin' all the time to keep you feeling fine
yeah

Riding the love train
stroke it up
riding the love train.

You make time stand still
Your children laughter
love's overspill
I'll come running after.
You bring the spring right through my door
You're everything that's worth living for.
Thrill me with your charms
baby
baby
baby
me knees are weak

I need you now
don't play hide and seek.
No times long enough
leaving you is tough

You're just right to keep me up all night
up all night.

Working all the time to make you mine all mine

Keep the flames burning
let your spirit fly

Stay on the right track
baby
till the day I die

Keep the coal coming.
Baby
baby
I'm on a winning streak

When I met you I reached my peak.
Your perfect view makes me feel brand-new
yeah

Well
you're just right to keep me up all night
up all night.

Working all the time to make you mine all mine

Working all the time to make you mine all mine

domenica 4 marzo 2007

Se bastasse una canzone

Visto che ieri è finito il festival di Sanremo, è anche giustificato usare come titolo una canzone dell'ex marito della presentatrice di quest'anno :P Oggi pomeriggio o stasera scriverò anche un intervento "classico" per raccontare un po' di affari miei dell'ultimo fine settimana (e comunque Diego ho avuto di nuovo la conferma che sei il più bel regalo che potessi sperare di avere :kiss: ), per il momento in attesa che i neuroni si sveglino come si deve vi regalo la canzone che per il mio modesto avviso è la vera vincitrice del Sanremo 2007, un festival che partiva con premesse molto nazionalpopolari ed invece ha saputo regalare dei momenti e delle canzoni molto belle che forse nel normale circuito delle radio commerciali sarebbero passate immeritatamente sotto silenzio (la stessa vincitrice, quella di Simone Cristicchi, non è esattamente una canzone del genere che si sente spesso).

Dicevamo, quella che secondo me è la vera vincitrice del festival... è questa, di Fabrizio Moro, dal titolo "Pensa"... ricorda un po' "Il mio nome è mai più" di Ligabue, Jovanotti e Piero Pelù (che potete vedere e ascoltare qui: http://www.youtube.com/watch?v=YArzv58P8kE ), forse anche per questo è bella non solo per il testo:

Per vederla e ascoltarla: http://www.youtube.com/watch?v=rJeQ5VMe3us

Ci sono stati uomini che hanno scritto pagine
Appunti di una vita dal valore inestimabile
Insostituibili perchè hanno denunciato
Il più corrotto dei sistemi troppo spesso ignorato
Uomini o angeli mandati sulla terra per combattere una guerra
Di faide e di famiglie sparse come tante biglie
Su un'isola di sangue che fra tante meraviglie
Fra limoni e fra conchiglie... massacra figli e figlie
Di una generazione costretta non guardare
A parlare a bassa voce a spegnere la luce
A commentare in pace ogni pallottola nell'aria
Ogni cadavere in un fosso
Ci sono stati uomini che passo dopo passo
Hanno lasciato un segno con coraggio e con impegno
Con dedizione contro un'istituzione organizzata
Cosa nostra... cosa vostra... cos'è vostro?
E' nostra... la libertà di dire
Che gli occhi sono fatti per guardare
La bocca per parlare le orecchie ascoltano...
Non solo musica non solo musica
La testa si gira e aggiusta la mira ragiona
A volte condanna a volte perdona
Semplicemente
Pensa prima di sparare
Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Ci sono stati uomini che sono morti giovani
Ma consapevoli che le loro idee
Sarebbero rimaste nei secoli come parole iperbole
Intatte e reali come piccoli miracoli
Idee di uguaglianza idee di educazione
Contro ogni uomo che eserciti oppressione
Contro ogni suo simile contro chi è più debole
Contro chi sotterra la coscienza nel cemento
Pensa prima di sparare
Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Ci sono stati uomini che hanno continuato
Nonostante intorno fosse tutto bruciato
Perchè in fondo questa vita non ha significato
Se hai paura di una bomba o di un fucile puntato
Gli uomini passano e passa una canzone
Ma nessuno potrà fermare mai la convinzione
Che la giustizia no... non è solo un'illusione
Pensa prima di sparare
Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Pensa

venerdì 2 marzo 2007

Missundaztood

Prendo in prestito da un album di Pink il titolo di questo intervento... non c'è un reale motivo per cui ho fatto questa scelta, probabilmente perché mentre ascolto Sanremo in cuffia con la Gialappa's band su Radio2 la prima cosa che mi viene in mente è qualcsoa di musicale.

Dunque, eravamo rimasti al 21 febbraio scorso, ovvero oltre una settimana fa; e come già avevo accennato, le cose da fare si sono paradossalmente moltiplicate in questo periodo di ferie forzate. Tra le ore perse in coda negli ospedali per riprendere i risultati delle varie analisi fatte da mio padre, tra le ore in ufficio dove qualcosa da fare comunque c'è ancora, tra la revisione alla macchina con annesso cambio di tutte e 4 le gomme (350 euro in totale, vi lascio immaginare le bestemmie volate nel cielo di Pistoia quella mattina), ultimamente i miei momenti al pc sono stati solo quelli in cui ho guardato la seconda serie di Dr. House provvidenzialmente scaricata da Emule.
E lo scorso weekend invece l'ho passato oltre l'Appennino, a Bologna, insieme a Diego... dormire insieme a qualcuno per la prima volta è sempre qualcosa di particolare, perché comunque il sonno è (dopo il sesso) il momento in cui l'uomo è più indifeso e anche quello in cui necessariamente rimane da solo con la parte più profonda di sé stesso... ed è stata una cosa semplicemente stupenda, anche il semplice mangiare un whopper al Burger King in via Stalingrado è stato pressoché indimenticabile. Inutile che ci speriate, i "dettagli" non li vedrete scritti su questo blog, ma se usate un minimo di fantasia ci arrivate benissimo da soli :)
Negli ultimi giorni (che son stati parecchio pesanti per vari motivi) poi un convegno + cena organizzato per domani mi ha praticamente privato della presenza "nuziale" almeno fino alla settimana prossima... ad essere onesto non è una cosa che mi renda felicissimo (soprattutto per i precedenti di lunga separazione che mi riporta alla mente), ma purtroppo sono cose che vanno messe nel conto... del resto, l'avevo detto nello scorso intervento che iniziavo ad aver fifa, no? Alla fine un po' di ragione ce l'ho avuta...

Non prometto di aggiornare più spesso il blog come ho fatto le altre volte perché so che tanto non ci riuscirei... ma farò del mio meglio, sperando che tutto continui ad andar bene...

E dato che è iniziato ieri il mese di marzo, la canzone che vi lascio oggi è una di quelle che le radio trasmettono invariabilmente in questo periodo... però visto chi l'ha scritta e cantata, è sempre bello ascoltarla.
Per ascoltarla: http://www.youtube.com/watch?v=Z2x2eiPi_kk (così vi risparmiate anche la fatica di cercarla su Emule)

Il carretto passava e quell'uomo gridava "gelati!"
al ventuno del mese i nostri soldi erano già finiti
io pensavo a mia madre e rivedevo i suoi vestiti
il più bello era nero coi fiori non ancora appassiti
All'uscita di scuola i ragazzi vendevano i libri
io restavo a guardarli cercando il coraggio per imitarli
poi sconfitto tornavo a giocar con la mente e i suoi tarli
e la sera al telefono tu mi chiedevi
perchè non parli

Che anno è
che giorno è
questo è il tempo
di vivere con te
le mie mani come vedi
non tremano più
e ho nell'anima
in fondo all'anima
cieli immensi
e immenso amore
e poi ancora ancora amore
amor per te
fiumi azzurri e colline e praterie
dove scorrono dolcissime
le mie malinconie
l'universo trova spazio dentro me
ma il coraggio di vivere
quello ancora non c'è...
I giardini di Marzo si vestono di nuovi colori
e le giovani donne in quel mese vivono nuovi amori
camminavi al mio fianco e ad un tratto dicesti
tu muori...
se mi aiuti son certa che io ne verrò fuori
ma non una parola chiarì i miei pensieri
continuai a camminare lasciandoti attrice di ieri

Che anno è
che giorno è
questo è il tempo
di vivere con te
le mie mani come vedi
non tremano più
e ho nell'anima
in fondo all'anima
cieli immensi e immenso amore
e poi ancora ancora amore
amor per te
fiumi azzurri e colline e praterie
dove corrono dolcissime
le mie malinconie
l'universo trova spazio dentro me
ma il coraggio di vivere
quello ancora non c'è...
quello ancora non c'è...