domenica 21 dicembre 2008

Franza o Spagna (purché se magna)

In un periodo in cui siam tutti più buoni, vi riporto l'intervento di Marco Travaglio pubblicato oggi sull'Unità. Così, per riflettere un pochino anche sotto Natale...

Montanelli li chiamava “i rièccoli”. Salvatore Ligresti, arrestato ai tempidi Mani Pulite, fu condannato definitivamente a 2 anni e mezzo per corruzione e finanziamento illecito dei partiti (tangenti Eni-Sai e Metropolitana Milanese). Eppure gli amministratori della giunta fiorentina trattavano con lui “riservatamente” sul nuovo stadio da costruire su suoi terreni. Alfredo Romeo fu condannato nel ’96 dal Tribunale di Napoli a 4 anni e mezzo per le tangenti sulla gestione del patrimonio del Comune, condanna confermata in appello (pena dimezzata) e prescritta in Cassazione. Eppure continuava a vincere appalti a Napoli, Roma, Venezia, al Quirinale e così via. A curargli l’immagine è l’assessore regionale Claudio Velardi, che chiede le dimissioni della Iervolino, anzichè le proprie. Nel 1996 i giudici scrivevano: “Romeo prende contatti con tutte le forze politiche e a tutte… offre contributi.. Non mira solo alla gestione del patrimonio della città di Napoli… ma anche di Roma”. Oggi, 12 anni dopo, i pm scrivono: “Le amabili conversazioni tra Romeo e i parlamentari Bocchino e Lusetti… portano alla luce una trasversalità di rapporti che garantiscono a Romeo la certezza dei propri affari vita natural durante, a prescindere dalle coalizioni di volta in volta prevalenti”.
Franza o Spagna purchè se magna. Tutto può dire chi ha continuato a stringere le mani di noti corruttori fuorchè “non sapevo”. Anzichè menarla con la separazione delle carriere tra pm e giudici si potrebbe cominciare col separare le carriere dei politici da quelle dei tangentari. O è troppo?

martedì 21 ottobre 2008

La distruzione della scuola prevista già nel 1950

Scrivo di nuovo su questo blog per riportarvi un testo, scovato questa mattina, datato 1950. Ma che parla dei fatti che accadono oggi. Vi riporto il testo e la biografia di colui che lo ha pronunciato... anche se non vado più a scuola ormai da anni, sono vicino a ragazzi che in questi giorni manifestano per il loro e per il nostro futuro.

Discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III congresso dell’Associazione a difesa della scuola nazionale (Adsn), a Roma l’11 febbraio 1950.

Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli, ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura.

Allora che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di stato E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere.

Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.

Pubblicato nella rivista “Scuola democratica”, 20 marzo 1950

Chi era Piero Calamandrei?

Piero Calamandrei (Firenze, 21 aprile 1889Firenze, 27 settembre 1956) è stato un giornalista, giurista, politico e docente universitario italiano.

Dopo essersi laureato in Giurisprudenza all'Università di Pisa nel 1912 partecipò a vari concorsi e nel 1915 fu nominato professore di procedura civile all'Università di Messina. Successivamente (1918) fu chiamato all'Università di Modena per poi passare due anni dopo a quella di Siena ed infine, nel 1924, scelse di passare alla nuova facoltà giuridica di Firenze, dove ha tenuto fino alla morte la cattedra di diritto processuale civile.

Prese parte alla Prima guerra mondiale come ufficiale volontario combattente nel 218° reggimento di fanteria; ne uscì col grado di capitano e fu successivamente promosso tenente colonnello, ma preferì uscire subito dall'esercito per continuare la sua carriera accademica.

Della sua vasta produzione giuridica, è da ricordare soprattutto l'Introduzione allo studio delle misure cautelari del 1936, una trattazione all'avanguardia, che farà compiere un vero e proprio balzo in avanti alla scienza processuale italiana. Gli spunti di questo lavoro sono interamente confluiti nel libro quarto del codice di procedura civile del 1942, e segnatamente nel capo terzo (articoli da 670 a 702 del vecchio testo). La giurisprudenza e le novelle successive all'entrata in vigore del codice ricalcheranno fedelmente il percorso tracciato da Calamandrei.

Politicamente schierato a sinistra, subito dopo la marcia su Roma e la vittoria del fascismo fece parte del consiglio direttivo dell'Unione Nazionale fondata da Giovanni Amendola. Partecipò, insieme con Dino Vannucci, Ernesto Rossi, Carlo Rosselli e Nello Rosselli alla direzione di "Italia Libera", un gruppo clandestino di ispirazione azionista.
Manifestò sempre la sua avversione alla dittatura mussoliniana, aderendo nel 1925 al Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce. Durante il ventennio fascista fu uno dei pochissimi professori e avvocati che non ebbe né chiese la tessera del Partito Nazionale Fascista [1] continuando sempre a far parte del movimento antagonista, collaborando ad esempio con la testata Non Mollare.

Contrario all'ingresso dell'Italia nella Seconda guerra mondiale a fianco della Germania, nel 1941 aderí al movimento Giustizia e Libertà ed un anno dopo fu tra i fondatori del Partito d'Azione insieme a Ferruccio Parri, Ugo La Malfa ed altri. In questo periodo (1939-1945) tenne un diario, pubblicato nel 1982. Fu, insieme a Francesco Carnelutti, a Enrico Redenti, a Tito Carnacini e al magistrato Leopoldo Conforti, uno dei redattori del codice di procedura civile del 1942, in parte ancora in vigore, dove trovarono formulazione legislativa gli insegnamenti fondamentali della scuola di Chiovenda. Basti dire che la relazione del Guardasigilli al Re, scritta in uno stile inconfondibilmente scorrevole e piano, è stata stesa dallo stesso Calamandrei. Partecipò anche ai lavori preparatori per il nuovo codice civile e per la legge sull'ordinamento giudiziario. Si dimise da professore universitario per non sottoscrivere una lettera di sottomissione al duce che gli venne chiesta dal Rettore del tempo.

Nominato Rettore dell'Università di Firenze il 26 luglio 1943, dopo l'8 settembre fu colpito da mandato di cattura, cosicché esercitò effettivamente il suo mandato dal settembre 1944, cioè dalla liberazione di Firenze, fino all'ottobre 1947.

Nel 1945 fu nominato membro della Consulta Nazionale e dell'Assemblea Costituente in rappresentanza del Partito d'Azione. Partecipò attivamente ai lavori parlamentari come componente della Giunta delle elezioni della commissione d'inchiesta e della Commissione per la Costituzione italiana. I suoi interventi nei dibattiti dell'assemblea ebbero larga risonanza: specialmente i suoi discorsi sul piano generale della Costituzione, sui Patti lateranensi, sulla indissolubilità del matrimonio, sul potere giudiziario.

Quando il Partito d'Azione si sciolse, entrò a far parte del Partito Socialdemocratico Italiano, con cui fu eletto deputato nel 1948. Contrario alla «legge truffa» votata anche con l'appoggio del suo partito, fondò dapprima il movimento politico Autonomia Socialista, e nel 1953 prese parte alla fondazione del movimento di Unità popolare con il vecchio amico Ferruccio Parri, che, nonostante l'esiguo risultato ottenuto, fu decisivo affinché la Democrazia Cristiana e i partiti suoi alleati non raggiungessero la percentuale di voti richiesta dalla nuova legge per far scattare il premio di maggioranza.

Avvocato di fama, fu presidente del Consiglio Nazionale Forense dal 1946 alla morte. Accademico nazionale dei Lincei, direttore dell'Istituto di diritto processuale comparato dell'Università di Firenze, fu direttore della Rivista di diritto processuale, de Il Foro toscano e del Commentario sistematico della Costituzione italiana. Non erano queste le sue prime esperienza giornalistiche: nell'aprile del 1945 aveva infatti fondato il settimanale politico-letterario Il Ponte. Memorabile il suo "Elogio dei giudici scritto da un avvocato" in cui condensa l'esperienza professionale e accademica di 40 anni di attività. Collaborò inoltre con la rivista Belfagor.

Il 26 gennaio 1955 tenne a Milano un famoso discorso presso la Società Umanitaria di Milano, rivolto ad alcuni studenti universitari e delle scuole medie superiori che avevano autonomamente organizzato un ciclo di conferenze sulla Costituzione italiana nonostante la contrarietà delle loro scuole e anche la contestazione fisica di altri studenti organizzati dalla destra (testo del discorso) sui principi della Costituzione Italiana e della Libertà. Nel febbraio del 1956, il pacifista Danilo Dolci organizza a Trappeto lo "sciopero alla rovescia" per opporsi pacificamente alla cronica mancanza di lavoro per i braccianti siciliani del tempo, organizzando la sistemazione di una strada comunale abbandonata all'incuria. Durante i lavori di sterramento ed assestamento la manifestazione viene repressa da una carica della polizia. Dolci viene arrestato e sarà Calamandrei che ne prenderà le difese in un seguitissimo processo. In accordo con Dolci, Calamandrei incanalò il processo in un dibattito sul quarto articolo della Costituzione. Nella sua arringa dichiarò: "Aiutateci, signori giudici, colla vostra sentenza, aiutate i morti che si sono sacrificati e aiutate i vivi a difendere questa Costituzione, che vuole dare a tutti i cittadini del nostro Paese pari giustizia e pari dignità".

lunedì 11 agosto 2008

Holidays

Primo giorno di ferie, fino al primo settembre potrò godermi il meritato riposo prima di tuffarmi n una stagione autunnale che spero sia foriera di cambiamenti positivi, ma che come tutti i cambiamenti richiederanno nervi ben saldi e non affaticati. Quindi, pensiamo a riposarci e a goderci la libertà di poter organizzare le giornate senza nessun limite :)

Stamani mattina ho avuto due "colpi al cuore" in senso buono subito appena sveglio, accendendo la tv mente aspettavo che la moka sparasse fuori il mio caffè, guardando "NoiTv" (emittente locale della provincia di Lucca, unica rimasta del gruppo Marcucci che fondò a suo tempo anche VideoMusic, oggi MTV). Prima il cartone animato di "Kimba il leone bianco" che mi ha portato indietro di un 25 anni, e a seguire uno spezzone di grande cinema, con il discorso del dittatore di Charlie Chaplin.
E dato che anche in vacanza è bene sempre riflettere e non mettere in stand-by il cervello, per chi magari non se lo ricordasse più ve lo riporto anche qua, con la sua attualità dopo quasi 70 anni da quando fu scritto:

Noi tutti vogliamo aiutarci vicendevolmente. Gli esseri umani sono fatti così. Vogliamo vivere della reciproca felicità, ma non della reciproca infelicità. Non vogliamo odiarci e disprezzarci. Al mondo c'è posto per tutti. E la buona terra è ricca e in grado di provvedere a tutti.
La vita può essere libera e bella, ma noi abbiamo smarrito la strada: la cupidigia ha avvelenato l'animo degli uomini, ha chiuso il mondo dietro una barricata di odio, ci ha fatto marciare, col passo dell'oca, verso l'infelicità e lo spargimento di sangue. Abbiamo aumentato la velocità, ma ci siamo chiusi dentro. Le macchine che danno l'abbondanza ci hanno lasciato nel bisogno. La nostra sapienza ci ha resi cinici; l'intelligenza duri e spietati. Pensiamo troppo e sentiamo troppo poco. Più che di macchine abbiamo bisogno di umanità. Più che d'intelligenza abbiamo bisogno di dolcezza e di bontà. Senza queste doti la vita sarà violenta e tutto andrà perduto.
L'aereo e la radio ci hanno avvicinati. E' l'intima natura di queste cose a invocare la bontà dell'uomo, a invocare la fratellanza universale, l'unità di tutti noi. Anche ora la mia voce raggiunge milioni di persone in ogni parte del mondo, milioni di uomini, donne e bambini disperati, vittime di un sistema che costringe l'uomo a torturare e imprigionare gli innocenti. A quanti possono udirmi io dico: non disperate. L'infelicità che ci ha colpito non è che un effetto dell'ingordigia umana: l'amarezza di coloro che temono la via del progresso umano. L'odio degli uomini passerà, i dittatori moriranno e il potere che hanno strappato al mondo ritornerà al popolo. E finché gli uomini non saranno morti la libertà non perirà mai.
Soldati! Non consegnatevi a questi bruti, che vi disprezzano, che vi riducono in schiavitù, che irreggimentano la vostra vita, vi dicono quello che dovete fare, quello che dovete pensare e sentire! Che vi istruiscono, vi tengono a dieta, vi trattano come bestie e si servono di voi come carne da cannone. Non datevi a questi uomini inumani: uomini-macchine con una macchina al posto del cervello e una macchina al posto del cuore! Voi non siete delle macchine! Siete degli uomini! Con in cuore l'amore per l'umanità! Non odiate! Solo chi non è amato odia! Chi non è amato e chi non ha rinnegato la sua condizione umana! (sic)
Soldati! Non combattete per la schiavitù! Battetevi per la libertà! Nel diciassettesimo capitolo di san Luca sta scritto che il regno di Dio è nell'uomo: non in un uomo o in un gruppo di uomini ma in tutti gli uomini! In voi! Voi, il popolo, avete il potere di rendere questa vita libera e bella, di rendere questa vita una magnifica avventura. E allora, in nome della democrazia, usiamo questo potere, uniamoci tutti. Battiamoci per un mondo nuovo, un mondo buono che dia agli uomini la possibilità di lavorare, che dia alla gioventù un futuro e alla vecchiaia una sicurezza.
Promettendo queste cose i bruti sono saliti al potere. Ma essi mentono! Non mantengono questa promessa. Né lo faranno mai! I dittatori liberano se stessi ma riducono il popolo in schiavitù. Battiamoci per liberare il mondo, per abbattere le barriere nazionali, per eliminare l'ingordigia, l'odio e l'intolleranza. Battiamoci per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso conducano alla felicità di tutti. Soldati uniamoci in nome della democrazia!
Hannah, mi senti? Ovunque tu sia, alza gli occhi! Alza gli occhi, Hannah! Le nubi si disperdono! E torna il sole! Usciamo dalle tenebre alla luce! Entriamo in un mondo nuovo, un mondo più buono, dove gli uomini saranno superiori alla loro ingordigia, al loro odio e alla loro brutalità. Alza gli occhi, Hannah! L'anima dell'uomo ha messo le ali e finalmente egli comincia a volare. Vola nell'arcobaleno, nella luce della speranza. Alza gli occhi, Hannah! Alza gli occhi!"


E visto che siamo ormai in estate, e che ieri era la notte di San Lorenzo (anche se le stelle cadenti dicono che cadranno in maggioranza stasera e domani), la canzone che vi lascio oggi in chiusura non poteva che essere "Gli occhi al cielo" di Pacifico:


Vedi che succede, arriva l'estate
parlare a luci spente le finestre spalancate
nelle strade e nei giardini si rincorrono bambini
condannati a non dormire

Vedi che succede, ritorna l'estate
si gonfiano migliaia di lenzuola immacolate
da lontano un temporale si diverte a lampeggiare,
non ti devi spaventare

RIT.
Credimi se dico che si può precipitare,
come quella stella con la coda che è finita in fondo al mare

Passano stazioni, campagne ombreggiate,
si imparano canzoni per la vita ricordate
nelle notti silenziose profezie miracolose
per potersi addormentare

dentro stanze arroventate giravolte tormentate
per riuscire a respirare

RIT.
Credimi succede di dover precipitare,
come quella stella luminosa che è caduta in fondo al mare

amore che sarà? che cambierà?
gli occhi al cielo, che si muove
amore che verrà? che novità?
gli occhi al cielo, si commuove

Vedi che succede, finisce l'estate
chilometri di spiagge dall'inverno rivelate
nelle ombre della sera affido al vento una preghiera,
che ti possa accompagnare

Chiamami, se credi di poter precipitare,
cara la mia stella luminosa che scintilla in fondo al mare

amore che sarà? che cambierà?
gli occhi al cielo che si muove
amore che verrà? che novità?
gli occhi al cielo, si commuove

amore che verrà

martedì 22 luglio 2008

Toh, ecco di già la Finanziaria...

Dato che immagino che come al solito le televisioni diranno ben poco sugli effettivi contenuti del maxiemendamento alla manovra economica che verrà approvato nei prossimi giorni dal Parlamento (e su cui il governo ha posto la fiducia... ma non sono gli stessi che si stracciavano le vesti quando la fiducia la metteva il governo Prodi?), vi riporto qui la sintesi pubblicata oggi da Sole24Ore a questo link: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2008/07/manovra-camera-fiducia.shtml . Secondo me ci sono dentro solo aiuti agli evasori (vedi assegni e conti correnti), aiuti alla mafia (vedi la Banca del Mezzogiorno) e svariate inculate a danno dei cittadini; spero di sbagliarmi...

Accertamento con adesione. Le somme potranno essere versate a rate e il termine per la comunicazione dell'adesione al fisco passa al 30 settembre. In caso di notifica dei verbali entro il 31 dicembre il termine è prorogato al 30 giugno 2009.

Accertamenti. Si punta a effettuare 110mila accertamenti fiscali in più rispetto a quelli del biennio 2007-2008: il governo prevede «maggiori entrate per cassa per il solo 2011 pari a 610 milioni di euro». Del pacchetto antievasione fa parte anche il contrasto alle residenze fittizie all'estero. Il maggior gettito atteso è di 5 milioni nel 2009, 100 nel 2010 e 200 nel 2011.

Aree sottoutilizzate. La Presidenza del Consiglio dei ministri, sentito il ministero per lo Sviluppo, è autorizzata a effettuare una ricognizione delle risorse destinate al fondo aree sottoutilizzate. La presidenza dovrà individuare le risorse non impegnate. Seguirà una riprogrammazione dell'impiego delle risorse.

Assegno sociale. Fra i requisiti per ricevere l'assegno sociale viene aggiunta la previsione che i soggetti interessati abbiano lavorato legalmente con un reddito almeno pari all'importo dell'assegno sociale. Passa inoltre da cinque a dieci anni il periodo di soggiorno legale necessario per avere diritto all'assegno.

Assegni e conti correnti. Elevata fino a 12.500 euro (il limite era stato portato a 5mila euro) la soglia massima per l'utilizzo del contante e degli assegni "liberi" (senza la clausola di non trasferibilità). Soppressa la disposizione che prevedeva, per ciascuna girata, l'apposizione del codice fiscale del girante. Resta invece l'obbligo di pagare l'imposta di 1,50 euro per ogni assegno circolare o postale rilasciato in forma libera. Soppressione dell'obbligo per i lavoratori autonomi e i professionisti di tenere un conto corrente bancario o postale per l'esercizio dell'attività.

Assicurazioni. Il prelievo applicabile alle riserve matematiche dei rami vita salirà dallo 0,3 allo 0,35& (solo per il 2008 l'aliquota salirà allo 0,39 per cento). Si prevede, a titolo di acconto, il versamento a novembre di una imposta pari allo 0,050 delle riserve matematiche iscritte nel bilancio del periodo d'imposta 2007.

Associati in partecipazione. Si estende agli associati in partecipazione lo scambio di dati fra Agenzia delle entrate e Inps in funzione antievasione.

Autotrasporto. Stanziati 116 milioni per il finanziamento dell'accordo sull'autotrasporto, destinati a ridurre i costi di esercizio delle imprese del settore fortemente colpite dal caro carburanti.

Banca del Mezzogiorno. La misura che istituisce la Banca del Mezzogiorno, contenuta nel ddl, sbarca nel decreto. Un decreto del ministero dell'Economia nominerà, entro 120 giorni, il Comitato promotore. Per lo start del progetto sono stanziati 5 milioni nel 2008, come apporto dello Stato al capitale sociale (risorse che dovranno essere restituite entro cinque anni dall'avvio dell'operatività della Banca).

Benzina. Diventa automatico il meccanismo della sterilizzazione del maggior gettito Iva, conseguente all'aumento del prezzo del petrolio, attraverso la riduzione delle accise, con immediati effetti sul prezzo finale. E' anche prevista una liberalizzazione per gli impianti di distribuzione che non dovranno più rispettare distanze minime e altri paletti.

Carta d'identità. La carta d'identità avrà durata decennale anziché quinquennale. Dal 1° gennaio 2010, poi, dovrà essere munita oltre alla classica foto, anche delle impronte digitali.

Cassa depositi e prestiti.
La gestione separata della Cdp potrà essere autorizzata a istituire un Fondo con il quale partecipare a Fondi per lo sviluppo. La partecipazione della Cassa sarà definita da un regolamento che fisserà il sistema di verifica della sostenibilità economico-finanziaria di queste iniziative e delle garanzie prestate dai soggetti beneficiari diversi dalla Pubblica amministrazione per escludere, anche in via sussidiaria, la garanzia dello Stato sulle iniziative.

Cooperative. Aumenta dal 12,50% al 20% la ritenuta sugli interessi corrisposti ai soci persone fisiche.

Comunità montane. Più rigorosi i finanziamenti per le comunità montane: in totale riceveranno 30 milioni in meno all'anno dal 2009 al 2011, con un'ulteriore aggiunta. Il taglio sarà graduato su base altimetrica: più la comunità montana è «marina» e più la sforbiciata sarà pesante.

Cinema. Ripristinata il credito d'imposta cancellato dal precedente decreto fiscale del governo Berlusconi. Previsti 16,7 milioni nel 2008 e 76,8 milioni sia per il 2009 che per il 2010.

Cinque per mille. Aumenta a dotazione per il 5 per mille di 20 milioni nel 2008. Sono anche stati definiti i criteri per individuare i beneficiari 2009. Fra le novità rientreranno nel 5 per mille anche le fondazioni.

Class action. Prorogata al 1° gennaio 2009) l'entrata in vigore della disciplina sulla «class action», introdotta nell'ordinamento dalla legge finanziaria 2008. Prevista l'estensione al settore pubblico.

Contratti a tempo determinato. Per il contratto di lavoro a tempo determinato viene specificato che le ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo che consentono la stipula del contratto a termine «sono determinate da condizioni oggettive, quali il raggiungimento di una certa data, il completamento di un compito specifico o il verificarsi di un evento specifico». Novità anche sul fronte delle sanzioni: in caso di violazione delle disposizioni sul termine e sulla proroga, non scatterà il passaggio al contratto a tempo indeterminato, ma ci sarà un indennizzo di importo compreso «tra un minimo di 2,5 a un massimo di sei mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto».

Corte dei Conti e Regioni. Salta l'articolo 61 che estendeva le possibilità di controllo della Corte nei confronti delle amministrazioni regionali.

Cumulo redditi-pensione. Totale cumulabilità, a decorrere dal 1° gennaio 2009, tra pensioni dirette di anzianità e redditi da lavoro autonomo e dipendente.

Degenze private. Stretta per le strutture private in convenzione. Le Usl non pagheranno più a «piè di lista», ma potranno decidere di introdurre autorizzazioni preventive in alcuni casi e bloccare i pagamenti se questi superano una certa soglia. Dovranno controllare almeno il 10% (e non più il 2%) delle cartelle cliniche e delle corrispondenti schede di dimissioni. Per alcune patologie i controlli potranno essere a tappeto.

Distretti produttivi. L'applicazione delle norme sui distretti produttivi viene estesa alle catene di fornitura.

Energia. L'Autorità per l'energia svolgerà l'attività consultiva di segnalazione al Governo sulla realizzazione di impianti di produzione di energia nucleare. La promozione della ricerca sul nucleare pulito, di quarta generazione o da fusione, rientrerà tra gli obiettivi della Strategia energetica nazionale che il Governo varerà entro sei mesi. Rivista la previsione iniziale della decadenza dei vertici dell'Autorità per l'energia.

Esenzione dai ticket sanitari. Controlli incrociati per verificare le esenzioni dai ticket sanitari. Se l'autodichiarazione risulterà falsa la Asl recupererà i ticket non versati. Utilizzando la tessera sanitaria si potrà accedere ai dati dell'Agenzia delle Entrate e risalire così al reddito complessivo del nucleo familiare.

Finanziaria. Stop a norme localistiche e microsettoriali. In attesa della riforma delle legge sul bilancio, nella manovra il Governo ha inserito una norma ad hoc per la finanziaria per il 2009.

Finmeccanica
Se il ministero dell'Economia sottoscriverà azioni di nuova emissione per aumenti di capitale, con risorse derivanti dalla distribuzione di riserve disponibili da parte di società controllate dallo Stato, la quota dello Stato non potrà risultare inferiore al 30 per cento.

Fondi comuni. Aumenta dal 12,5 al 20% dell'imposta sostitutiva per i redditi derivanti da cessione o rimborso di quote di fondi immobiliari chiusi familiari.

Fondi immobiliari chiusi. Quelli familiari sono assoggettati all'imposta patrimoniale dell'1% sul valore netto a partire dal 2008. Sono esclusi dalla patrimoniale i fondi quotati o con patrimonio netto maggiore di 400 milioni. Viene aumentata dal 12,50% al 20% la ritenuta sui proventi derivanti da cessione o dal rimborso delle quote dei fondi.

Fondo aree sottoutilizzate. Revoca, su indicazione dei ministri competenti, delle assegnazioni Cipe effettuate fino al 31 dicembre 2006, a valere sul Fondo aree sottoutilizzate, che non risultano impegnate alla data del 31 maggio 2008.

Fondo per i meno abbienti. Il Fondo per i meno abbienti sarà alimentato, nel 2008, non più dalle royalties sull'estrazione di idrocarburi ma dall'anticipo del recupero delle maggiori imposte sostitutive dovute dalle banche in attuazione di una sentenza Ue. La social card, alimentata anche dal fondo dei conti bancari dormienti, su input della Lega, sarà limitata ai cittadini italiani.

Fondo unico regionale. Su proposta del Governo sarà istituito un Fondo unico regionale dove confluiranno gli attuali trasferimenti statali alle Regioni. Si tratta di un provvedimento in vista del federalismo fiscale.

Fondo per il finanziamento di intervento di potenziamento della rete infrastrutturale. Istituito nello stato di previsione del ministero per lo Sviluppo economico un Fondo per il finanziamento di interventi finalizzati al potenziamento della rete infrastrutturale di livello nazionale. Lì confluiranno le risorse nazionali previste per l'attuazione del Quadro strategico nazionale 2007-2013. La dotazione del fondo sarà ripartita con delibera Cipe, su proposta del ministero per lo Sviluppo economico, d'intesa con il ministero delle Infrastrutture, sentita la Conferenza unificata.

Immobili della Difesa. Prorogato al 31 dicembre 2008 il termine entro cui individuare gli immobili da dismettere dovranno essere consegnati all'Agenzia del demanio al completamento delle procedure di riallocazione del patrimonio infrastrutturale in uso. La riallocazione potrà passare anche attraverso il ricorso ad accordi o a procedure negoziate con società a partecipazione pubblica e con soggetti privati. Parte delle risorse derivanti dalle dismissioni alimenteranno un Fondo presso il ministero della Difesa.

Impronte digitali. Dal 2010 le carte di identità, oltre a raddoppiare a 10 anni il periodo di validità, conterranno anche le impronte digitali del possessore.

Inail. Soppressa l'autorizzazione all'Inail di procedere, in forma diretta, alla realizzazione di investimenti per infrastrutture di interesse regionale nel limite di 75 milioni di euro per l'anno 2008, comunque nel rispetto del limite del 7% dei fondi disponibili.

Infrastrutture. Nuovo Fondo per il finanziamento di interventi di potenziamento della rete infrastrutturale nazionale, comprese le reti di tlc ed energetiche. Il Governo ha revocato le
assegnazioni Cipe fino al 31 dicembre 2006 relative al Fondo aree sottoutilizzate che non risultino ancora impegnate al 31 maggio scorso. Le risorse saranno destinate per l'85% al Mezzogiorno e per il restante 15% al Centro-Nord.

Infrastrutture militari. Disposizioni in tema di infrastrutture militari: al ministero della Difesa il compito di individuare ulteriori immobili da alienare, stabilendo le procedure di vendita, permuta, valorizzazione e gestione dei beni.

Invalidi civili. Il 1* gennaio 2009 parte un piano straordinario di 200.000 accertamenti per la verifica delle invalidità civili.

Mister prezzi.
Introdotta la verifica da parte del Garante per la sorveglianza dei prezzi delle segnalazioni delle associazioni dei consumatori riconosciute e l'analisi di ulteriori segnalazioni. Tempestiva pubblicazione dei dati sul sito dell'Osservatorio prezzi e aggiornamento dei quadri di confronto dei prezzi dei principali beni di consumo, in particolare di quelli alimentari ed energetici, elaborati a livello provinciale.

Nucleare. Entro sei mesi deve essere definita la Strategia energetica nazionale con la previsione di realizzare anche impianti nucleari nel territorio nazionale. Prevista anche la partecipazione del nostro Paese alla ricerca sul nucleare di terza generazione.

Patto di stabilità interno. Nel decreto arrivano le regole del patto di stabilità interno per le Autonomie. Per Comuni e Province scatta un meccanismo che, accanto a sanzioni per chi sfora, introduce meccanismi premiali per gli Enti virtuosi. Non mancano misure di contenimento della dinamica di crescita dello stock di debito del comparto. Escluse dal calcolo dei saldi le risorse derivanti da privatizzazioni se destinate alla riduzione del debito. Con il giro di vite sull'uso dei derivati da parte degli Enti locali arriva lo stop ai prestiti che non prevedano il rimborso contestuale di interessi e capitale.

Piano casa. Un emendamento del Governo ha riscritto il Piano casa, che sarà varato con Dpcm, dopo una delibera del Cipe. Nel piano potrà rientrare anche quota di demanio pubblico non più utilizzato. Dalle risorse vengono esclusi i fondi del piano straordinario di edilizia residenziale pubblica quelle dei cosiddetti Contratti di quartiere IÌ e quelle già impegnate per la costituzione di società di scopo. L'accesso al Piano casa sarà consentito anche agli immigrati a basso reddito solo se sono residenti da almeno cinque nel territorio regionale. Per l'acquisto di immobili da parte degli inquilini arrivano paletti al piano di alienazione degli immobili Iacp (o ex-Iacp): gli inquilini non devono avere un'altra casa in proprietà e non devono risultare morosi. Un Fondo di 4 milioni per il 2008 e 10 milioni nel 2009 e nel 2010che per il 2010 agevolerà l'acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie o di nuclei con un solo genitore con figli minori, con priorità per i lavoratori precari.

Prezzi. Sul sito dell'Osservatorio dei prezzi del ministero dello Sviluppo economico saranno «tempestivamente pubblicati e aggiornati quadri di confronto, elaborati a livello provinciale, dei
prezzi dei principali beni di consumo e durevoli, con particolare riguardo ai prodotti alimentari ed energetici».

Redditi on line. Introdotta nel decreto una sanatoria per la pubblicazione dei redditi dei contribuenti su Internet operata dall'Agenzia delle entrate. In deroga al divieto, per «gli elenchi, anche già pubblicati, concernenti i periodi d'imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2004, e comunque fino alla data di entrata in vigore del decreto» la consultazione «può essere effettuata anche mediante l'utilizzo delle reti di comunicazione elettronica».

Rete carburanti. Misure per la razionalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti.

Riscossione. Si estende agli enti locali che svolgono attività di riscossione delle imposte la possibilità di accesso alla banca dati dell'Agenzia delle entrate. Si estende agli associati in partecipazione lo scambio di dati tra Agenzia delle entrate e Inps in funzione antievasione. Il pagamento di somme dovute all'Erario con assegni scoperti o non pagabili sarà considerato «omesso». Identica sorte per i pagamenti con carta di credito se il gestore della carta non garantirà sulla relativa provvista finanziaria.

Robin tax. La Robin tax si colora di verde. E non solo. Rispetto alla versione di entrata sono state eliminate l'ulteriore royalty sulla produzione di idrocarburi e il suo acconto a novembre e il conferimento allo Stato dal 2009 di una quota, espressa in barili, pari all'1% delle produzioni annue ottenute a decorrere dal 10 luglio 2008 dalle concessioni di coltivazioni di idrocarburi. Introdotta anche l'esenzione dall'addizionale Ires di chi opera in via marginale nei settori petrolifero e dell'energia o produce energia con fonti rinnovabili, mentre diventa più pesante il conto per le società che abbiano optato per la tassazione di gruppo perché viene chiarito che l'imposta dovrà essere versata dalle singole società.

Sanità. Finanziamento al Ssn per 102,6 miliardi nel 2009, ed é determinato in 103,9 miliardi per il 2010 e in 106,2 miliardi per il 2011, comprensivi per ciascun anno di 50 milioni al Bambin Gesù. Dal 2010 parte un piano di razionalizzazione che prevede la riduzione dei posti letto, il taglio delle spese per il personale, la riduzione stabile dell'organico. Le regioni dovranno impegnarsi, nel caso di squilibri di bilancio, ad introdurre nuove forme di ticket «anche ai cittadini a qualsiasi titolo esenti».

Roma Capitale. La manovra stanzia 500 milioni a fondo perduto.

Sanità, strutture convenzionate. Per cliniche, laboratori di analisi convenzionati con il Ssn sono previsti criteri più rigorosi per determinare le tariffe di rimborso a carico delle Regioni. Aumentano dal 2 al 10% i controlli a campione delle cartelle cliniche e delle schede di dimissioni e per prestazioni ad elevato rischio di inappropriatezza il controllo può essere disposto anche sul 100% delle cartelle cliniche.

Scuola. Al via un piano per ridurre il numero dei docenti e il personale tecnico ausiliario. Si stabilisce anche che l'obbligo scolastico a 16 anni può essere assolto anche frequentando le scuole professionali.

Servizi pubblici locali. Dal disegno di legge viene trasferita nel decreto la riforma dei servizi pubblici locali, con una proposta del Governo riformulata in parte da emendamenti della Lega. La riforma apre i servizi pubblici locali all'affidamento ai privati con gara entro il termine del 31 dicembre 2010. Fra le deroghe, l'affidamento diretto potrà avvenire anche a favore di società interamente pubbliche per la gestione in house e a società a partecipazione mista, anche quotate. Ma il socio privato dovrà essere scelto con procedure ad evidenza pubblica. Poi i titolari di servizi affidati senza evidenza pubblica non potranno gestire servizi ulteriori o in ambiti territoriali diversi, eccetto che per le società miste quotate. Le reti, che restano di proprietà pubblica, potranno essere affidate a privati. Possibile l'affidamento simultaneo con gara di una pluralità di servizi locali. Fissata al 31 dicembre 2010 la data limite per la cessazione delle concessioni relative al servizio idrico integrato che non siano state rilasciate con gara.

Sicurezza. Sul fonte della sicurezza stanziati circa 300 milioni. Per il 2009 c'è un fondo di 100 milioni per la realizzazione di iniziative per il potenziamento della sicurezza urbana e la tutela dell'ordine pubblico. Inoltre, si prevede la costituzione di un fondo di 200 milioni di cui una quota sarà finalizzata alla tutela della sicurezza pubblica e del soccorso pubblico. Di questi in particolare, 40 milioni per il 2009 e 100 dal 2010 andranno per consentire le assunzioni nel comparto, in deroga alle norme vigenti. La copertura viene da risparmi di spesa ma anche da tagli ai trasferimenti di Comuni e Province (200 milioni per i primi e 50 milioni per le seconde). I risparmi dall'intero comparto ammontavano inizialmente a 2,5 miliardi nel triennio 2009-2011, considerando le risorse del ministero dell'interno e quelle della Difesa. Sono stati inseriti 4-500 milioni di euro per il 2008 di cui 100 per le assunzioni, 100 per il regime contrattuale e 100 per la sicurezza urbana. Una cifra valutabile tra i 100 e i 200 milioni viene destinata al comparto attingendo dai fondi confiscati alla malavita.

Sindaci. Con un emendamento del relatore si allenta il giro di vite per i sindaci virtuosi: salta il taglio del 20% delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza dei sindaci e dei consiglieri comunali degli enti locali virtuosi. I sindaci con i conti in rosso dovranno, invece, stringere la cinghia di più: per loro il taglio passa al 30 per cento. In pratica il 90% dei comuni rimarrà fuori dal taglio.

Social card. Istituita la carta acquisti per sostenere i pensionati al minimo e le fasce a basso reddito della popolazione. L'aiuto é rivolto soltanto ai cittadini italiani. Si tratterà di una carta prepagata per gli acquisti alimentari e per pagare le bollette energetiche. Viene finanziata dal gettito della Robin tax e da quota del fondo alimentato dai conti correnti dormienti.

Stipendi dirigenti Asl. Alla data del conferimento di incarichi o del rinnovo degli incarichi si applica una riduzione del 20% alle retribuzioni di direttori generali, direttori sanitari, direttori amministrativi e componenti dei collegi sindacali delle strutture sanitarie pubbliche.

Stipendi di magistrati, docenti e vertici di Polizia. Dal 1* gennaio 2009 gli scatti automatici di stipendio avvengono ogni tre anni anziché ogni due anni.

Stipendi sindaci e altri amministratori locali. Da gennaio 2009 scatta una decurtazione del 30% delle indennità dei sindaci e presidenti di province e degli amministratori locali, limitatamente agli enti che non hanno rispettato il patto di stabilità interno.

Stock option. Accanto al nuovo regime fiscale, viene introdotta l'esclusione dei redditi derivanti da stock options dalla base imponibile per il calcolo dei contributi previdenziali e assistenziali.

Strumenti metrici.
La verifica sarà di competenza dei Comuni e non più delle Camere di
Commercio.

Taglia-enti. Modificata la norma taglia-enti: più tempo (da 60 a 90 giorni) per sopprimere gli enti pubblici non economici che abbiano meno di 50 dipendenti. Stop dal 31 dicembre 2008 per tutti quelli per i quali non sia stato varato il regolamento di riordino.

Taglia-leggi. L'abrogazione delle circa 3.500 leggi individuate dal Governo scatterà dopo 180 giorni (e non più 60 giorni) dall'entrata in vigore del decreto. Il Governo individuerà le disposizioni regolamentari che decadranno in seguito all'abrogazione di queste leggi.

Tagli alle consulenze e costi della politica. Le risorse per la sicurezza vengono reperite attraverso una serie di norme: riduzione del 30% rispetto al 2007 delle spese per compensi a organi collegiali della Pubblica amministrazione, riduzione del 30% (rispetto al 2004) delle spese per consulenze. Taglio del 30% anche alle spese per le sponsorizzazioni e del 50% a quelle per convegni e mostre.

Ticket sanitari. Aboliti dal 2009 i ticket sull'assistenza specialistica, ma l'ultima parola spetterà alle Regioni. Il costo complessivo per l'abolizione é pari a 834 milioni di euro l'anno. Lo Stato dà un contributo di 400 milioni di euro. Ulteriori 77 milioni sono reperiti attraverso la riduzione degli stipendi di dirigenti delle Asl e il taglio delle spese per gli apparati politici e organizzativi delle Regioni. Ma per i restanti 357 milioni le Regioni devono provvedere singolarmente attraverso razionalizzazioni di spesa. In alternativa sono autorizzate a ripristinare, in tutto o il parte, il ticket.

Unità di monitoraggio.
Soppressa l'Unità di monitoraggio istituita dalla Finanziaria per il 2007.

lunedì 21 luglio 2008

To web or not to web?

Ho saltato a piè pari il mese di giugno senza metter mano al blog, e qualcuno me lo ha rimproverato. E' che in fondo non ho nulla di così interessante da scrivere, non ho nemmeno così tanta voglia di stare ore e ore su internet (colpa del caldo forse, oppure colpa di Sky, o di entrambi). Il famoso "social networking" di cui tutti parlano, insomma, non è motivo sufficiente per mettermi a scrivere su una tastiera i pensieri che mi passano per la testa, le cose che faccio, e così via. Anche perché non è che faccia poi moltissimo, lavoro le mie quattro ore al giorno, faccio qualche progetto per il futuro spesso sognando ad occhi aperti, lotto per far bastare l'ormai misero stipendio (lo stesso che prima del 2001 mi bastava e avanzava per pagare anche tutte le bollette di casa, che se ne vadano affanculo tutti i dementi che parlano di economia e inflazione senza capirne un benemerito cazzo) e ogni tanto faccio qualche passeggiata ascoltando un po' di musica. Insomma, quella che è generalmente ritenuta una vita quantomai noiosa, ma che a me sta benissimo (tranne per la parte economica); non posso dire di sentirmi realizzato perché ci sono ancora tante cose importanti che mancano e qualcuna mancherà per sempre, ma nemmeno sulla via della depressione.
E poi, se a volte mi prende il bisogno di una scossa, basta far girare una canzone per riprendere una botta di energia... magari sconosciuta ai più come questa di David Jordan:



Open your eyes coz another day is dawning,
Children of the night , can you hear them all calling.
Stars open up and an angel starts falling,
Listen to their beats, can you hear them hollering

Start in the morning, through to the evening
Dance like you’re the only one around
Move like you want it
Grove like you need it,
Dancing it up till the sun goes down

Free your mind coz tonight we’re gonna break it down
Shake make it funky down
Get so high as the toxins in your body
Are the bass and the drums and the ra, ra, ra
We’re right on time, & all is fine
If you’ve lost your senses here have mine and..

Lose yourself in the time you awake wait till the evening time
‘till the sunshine breaks.

Ahh Common
Open your eyes coz another day is dawning,
Children of the night , can you hear them all calling.
Skies open up and an angel starts falling,
Listen to the beats, can you hear them hollering

Stop in the morning, through to the evening
Dance like you’re the only one around
Move like you want it
Grove like you need it,
Dancing it up til the sun goes down.

Till the sun goes down…

Go Come on for this makes for hysteria
You feelin what we bring to y’all..
Peace and love find yourself gettin down tonight, tonight tonight, tonight

Fire is burning on and theres children in the forest playing
Just come forget this to forget the beats hunting for its prey
Yeaaah… noo noooo ..yeaaaah eeyy..

Till the sun goes down
Till the sun goes
Sun goes down
Sun goes down sun goes down
Sun goes dooooowwn!

Open your eyes coz another day is dawning,
Children of the night , can you hear them all calling.
Skies open up and an angel starts falling,
Listen to the beats, can you hear them hollering

Stop in the morning, through to the evening
Dance like you’re the only one around
Move like you want it
Grove like you need it,
Dancing it up till the sun goes down

giovedì 22 maggio 2008

Cassazione: le coppie di fatto sono una vera famiglia

Battuta da poche ore dall'ADN Kronos una notizia di per sé piuttosto straordinaria:

Roma, 22 mag. - (Adnkronos/Ign) - Le coppie di fatto? Sono una vera e propria famiglia. A scendere in campo, ancora una volta, a tutela delle cosiddette coppie di fatto è la Corte di Cassazione sottolineando che anche chi convive instaura legami di ''reciproca assistenza e protezione'' al pari di una coppia sposata.

Stessi diritti, dunque, ma anche stessi doveri. Come dimostra la sentenza emessa dalla sesta sezione penale sul caso di un 45enne napoletano indagato per maltrattamenti in famiglia nei confronti della convivente, ''sottoposta per anni a continue violenze fisiche e morali''. L'uomo, Antonino B., si è rivolto alla Cassazione per contestare la sentenza del tribunale di Napoli che, nel settembre scorso, gli aveva inflitto la custodia cautelare. Il punto su cui si è basata la linea difensiva dell'uomo è stata la non sussistenza del reato: l'art. 572 c.p. punisce infatti i maltrattamenti in famiglia e Antonio ha sostenuto che Vincenza (la donna vittima di maltrattamenti) non era la moglie ma soltanto una ''semplice convivente''.

Discriminante che però non è stata accolta dalla Suprema Corte, la quale ha sottolineato che non c'è alcuna differenza tra sposi e conviventi in quanto anche le coppie di fatto sono una vera e propria famiglia. Inoltre, gli 'ermellini' hanno precisato che ''ai fini della configurabilità del reato di maltrattamenti in famiglia non assume alcun rilievo la circostanza che l'azione delittuosa sia commessa ai danni di persona convivente more uxorio'', in quanto il richiamo alla famiglia contenuto nell'art. 572 c.p. ''deve intendersi riferito ad ogni consorzio di persone tra le quali, per strette relazioni e consuetudini di vita, siano sorti rapporti di assistenza e solidarietà per un apprezzabile periodo di tempo, ricomprendendo questa nozione anche la 'famiglia di fatto'''.

Ciò che importa, insomma, è che si tratti ''di un rapporto tendenzialmente stabile, sia pure naturale e di fatto, instaurato fra due persone con legami di reciproca assistenza e protezione''.

mercoledì 21 maggio 2008

Con un buon aspirapolvere conquisterai il Paese

Dal Barbiere della Sera

Se doveste sequestrare un bimbo per i vostri turpi scopi, andreste a prelevarlo tra la folla di un centro commerciale cercando di sfilarlo alla mamma che fa la spesa?

Certo che no. A maggior ragione se foste veri professionisti del rapimento di bambini come la maligna tradizione popolare considera gli zingari.

Eppure, senza un battito di ciglia, senza il minimo dubbio, nei circuiti dell’informazione è in pieno fermento la notizia di due Rom arrestati a Catania per aver tentato di rapire una bambina dal carrello della spesa.

I i siti internet dei maggiori quotidiani (Corriere della Sera, Repubblica) riportano la notizia tra i titoli di testa. Sul sito del Corsera, l’operaio morto schiacciato dai tubi nell’azienda Marcegaglia occupa l’ottavo posto mentre il decimo tocca a ventitré (proprio ventitre’) adolescenti che avrebbero violentato una quattordicenne (una). La storia dei due Rom è invece nel sommario del titolo di apertura.

Ce ne fosse uno che si è chiesto se la notizia poteva essere verosimile. Zero. Un normale esempio di come l’informazione possa reagire a determinati stimoli con riflessi di trionfante emotività e ignoranza. Una sorta di schiavitù (e non certo di rispetto) nei confronti del lettore.

Cosa infatti preferireste sentirvi dire? Che gli zingari rapiscono i bambini o che questa è una volgare credenza popolare senza fondamento? La versione della credenza popolare dura a morire è più faticosa da digerire, esige una qualche riflessione, impone domande critiche e dubbi, è, insomma terribilmente più fastidiosa. Meglio crederci.

Quando ci si accorge che questo meccanismo avanza a grandi passi anche nelle fonti di informazione più serie (lo scrivesse solo il Giornale di Mario Giordano o Libero uno se ne farebbe presto una ragione. Osservate oggi il titolo garantista scelto da Mario Giordano per la prima pagina: "Rom tenta di rapire bimba strappandola alla madre". Bisognerebbe regalare un buon avvocato ai due incarcerati) viene sul serio da chiedersi se non sia in atto una disegno programmato per seminare nel paese panico e indirizzare il disagio diffuso verso i sicuri canali del razzismo, dell’intolleranza nei confronti degli stranieri, insomma nei confronti degli untori.

Continuando così, tra poco i Rom e gli immigrati saranno colpevoli anche dell’aumento della bolletta della luce. Poi arriva Berlusconi e mette tutto a posto come un re taumaturgo.

Questo pericolosissimo cerino è stato acceso molto tempo fa e ora è rimasto solo un ultimo pezzetto di miccia da bruciare. E del resto, quando un partito a vocazione xenofoba che predica e organizza le ronde cittadine conquista il ministero dell’Interno, è anche abbastanza naturale che qualche zelante cittadino se la sbrighi da solo con le molotov aspettandosi perfino un ringraziamento.

E’ significativo che dell’assalto al campo nomadi di Ponticelli non sia emerso un solo responsabile. La polizia li sta cercando? Il ministro Maroni sta incalzando le forze dell’ordine affinché arrestino i bombaroli di Ponticelli? Onestamente non sembra.

Il problema degli insediamenti Rom, del loro modo di vivere, dei comportamenti spesso inaccettabili, della microcriminalità organizzata che alligna nei campi, è un problema antico e da sempre malgestito.

Ma anche qui, non è tollerabile pensare di mettere all’indice un intero popolo nutrendo feroci mitologie (il sequestro di bambini, specialità zingara) come fossero verità rivelate. Perché non radere al suolo Niscemi e tutti i suoi abitanti dopo l’orrendo assassinio della giovane Lorena da parte dei tre amichetti? Non sono forse i nisseni noti strangolatori di adolescenti?

L’irragionevolezza regna incontrastata perché la ragionevolezza fa perdere voti e consenso. Non c’è ragionevolezza che tenga quando si innescano i processi di condanna del capro espiatorio. Oggi (e non è la prima volta, i Rom sono la seconda etnia, dopo gli ebrei, sterminata nella Shoah) tocca ai Rom e agli immigrati.

Per esempio, applicare criteri di ragionevolezza alla proposta di introdurre il reato di ingresso clandestino è una scelta politicamente perdente, l’ennesima del partito democratico di Walter Veltroni.

Puoi anche sostenere con mille ottime ragioni che ne deriverebbe una situazione giudiziaria da manicomio, tale sarebbe in breve la quantità di immigrati da trascinare in ceppi nelle galere nostrane e che si tratta di un reato ingestibile. E che non è affatto verosimile che il reato penale di ingresso clandestino scoraggi decine di migliaia di affamati che premono dal Sud del mondo.

Ma un gesto repressivo quale che sia, a fronte di un diffuso panico anti Rom, e anti immigrati è ciò che serve per soddisfare gli appetiti correnti. E il governo lo mette sul tavolo.

Complicare con qualche domanda la percezione popolare di un fenomeno, qualunque fenomeno, rende antipatici, ti guardano come il solito precisino rompiballe, ti dicono che di questo buonismo che ostacola l’azione e la cultura del fare, non se ne può più e ti ripetono che le elezioni le hai perse proprio su questo e che continuerai a perderle.

E’ capitato a me qualche giorno fa, a cena sul mare a un tavolo della borghesia pescarese, al quale cercavo di spiegare che naturalmente è giusto mettere in galera i delinquenti ma non è che i romeni sono nati più delinquenti di noi.

Mi sono perfino permesso di ricordare che gli assalitori di Ponticelli sono ogni giorno immersi in un humus camorristico che uccide, spaccia e stupra, cosette forse più gravi dell'immigrazione clandestina. Mi hanno guardato come un intruso, un guastafeste.

Sono uno di sinistra e, per la mia infinitesima parte, ho perso le elezioni. Ogni giorno mi è più chiaro l’errore commesso in questi ultimi anni dalla sinistra nelle sue scelte di comunicazione. E’ il non aver capito in tempo che l’Italia è diventata una società con un passo solo.

In genere, nell’approccio con un fenomeno si compiono due passi. Il primo è la percezione del fenomeno medesimo: mi fermo al semaforo e c’è un lavavetri che mi rompe le palle.

Le rompe anche a me, uomo di sinistra, antropologicamente problematico. Poi si compie il secondo passo: “Sì questo lavavetri non lo sopporto, ma quello viene qui perché a casa sua muore di fame con tutta la famiglia e dunque il problema va un po’ oltre il mio fastidio”.

Ecco, questo secondo passo è scomparso da tempo dalla capacità o almeno dalla disponibilità di troppe menti.

E’ questa la mutazione avvenuta nel Paese? E’ rimasto però il fastidio e dunque la necessità di risolvere la questione, possibilmente passando l’aspirapolvere.

Trova uno in grado di vendere un buon aspirapolvere e il Paese sarà tuo.

Luigi Irdi

giovedì 15 maggio 2008

Rassegna Stampa: Verona e Pesaro, e la strana censura sulla Rai

Tramite la mailing-lst di Arcigay Padova ho ricevuto questo articolo sui fatti di Verona di qualche giorno fa; lo riporto anche qui, perché mi sembra piuttosto dettagliato e importante:

PER CAPIRE VERONA
di Elena Biagini

Verona, alla ribalta delle cronache per l'efferato omicidio di matrice fascista, è in questi giorni sotto il vaglio di giornalisti, sociologi, opinionisti in genere. Eppure si trascura di consultare le analisi di chi da anni denuncia il pericolo dell'estremismo nero scaligero, chi ne studia e approfondisce le articolazioni e le connivenze, cioè i vari settori dell'antagonismo antifascista: il Coordinamento laico antirazzista Cesar K e il Kollettivo Porkospino agli inizi degli anni 2000, e poi il circolo Pink, il Csoa La Chimica, i collettivi anarchici. La lotta antifascista ha in questi anni denunciato lucidamente come Verona sia divenuta una sorta di laboratorio dell'estremismo di destra.
Dagli anni Ottanta ad oggi, infatti, si è costruito e rafforzato quello che Emanuele Del Medico in All'estrema destra del padre. Tradizionalismo cattolico e destra radicale (La fiaccola 2004) definisce con chiarezza "il paradigma veronese": l'alleanza tra il filone neofascista e neonazista, quello leghista secessionista e quello integralista cattolico, alleanza coccolata da alcuni settori della destra istituzionale. A Verona, fin dal secondo dopoguerra, si era evidenziata una contiguità tra destra e gruppi tradizionalisti cattolici che oggi sono presenti nel capoluogo scaligero con molte sigle tra cui Civitas Christiana, Sacrum Imperium, Famiglia e Civiltà, Principe Eugenio, attive da ormai circa venti anni. L'ideologia di questi gruppi è abbastanza omogenea: si richiamano ad una "ortodossia" cattolica preconciliare, di colore lefreviano, che li ha portati a non abbandonare mai la messa in latino, celebrata settimanalmente nella chiesetta di Santa Toscana, anche quando questo non era più previsto nel rito cattolico e, spesso, anche contro il volere della curia. Lo scorso anno Ratzinger, con il Motu proprio Summorum pontificum , a quarantacinque anni dal Concilio Vaticano II che aveva cancellato la messa in latino di Pio V, la cui celebrazione era in vigore da quattro secoli, ha riammesso il rito tridentino. Per l'occas0ione la stampa ha molto parlato di un possibile riavvicinamento alla chiesa cattolica dei seguaci dell'ormai defunto Marcel Lefèbvre, che proprio in opposizione alla cancellazione del rito di Pio V aveva spinto il conflitto con Roma fino alla scomunica e allo scisma, meno ha parlato del rafforzamento politico che ha rappresentato per le piccole "avanguardie nere" in seno alla chiesa, veronesi in testa.
Sinti, migranti, omosessuali sono i capi espiatori condivisi da tradizionalisti, leghisti, neofascisti, anzi l'opposizione alle libertà di gay, lesbiche e trans per molti anni ha costituito non solo l'idolo polemico degli integralisti scaligeri ma anche il trait d'union più visibile con le altre destre. Nel 2001, Palmarino Zoccadelli, presidente di Famiglia e Civiltà - e al tempo sindacalista Cisl -partecipa alla manifestazione indetta da Forza Nuova contro il pride cittadino e dal palco sottolinea l'importanza che i due gruppi si uniscano per «contrastare queste manifestazioni».
Più in generale i gruppi tradizionalisti proclamano parole d'ordine antimoderniste, antiegualitariste, agguerrite contro il relativismo, il femminismo, il "meticciamento" etnico, quindi l'immigrazione, islamica in particolare, costruendo confluenze sempre più forti anche con la Lega Nord che dall'inizio degli anni 90, passa dalla tutela, un po' folkloristica delle minoranze regionali, alla «rivendicazione di un primato comunitario che si chiude sempre più verso l'esterno, assumendo i dettami ideologici del "differenzialismo"» (Caldiron, La destra plurale ). Parole d'ordine "antimondialiste" vengono così assunte all'unisono da tradizionalisti, leghisti e, ovviamente, dalle destre neofasciste. Si inizia a costruire il mito identitario dell'Occidente cristiano contro l'"invasione musulmana". Alla fine degli anni 90 la Padania dà spazio al teorico della nuova destra francese Alain de Benoist, fautore di un razzismo differenzialista che «ha la sua traduzione becera nello slogan di Bossi "Ognuno padrone a casa sua"».
Come scrive Del Medico, le organizzazioni tradizionaliste «possono venir definite aggregazioni "TPF assimilabili"», cioè vicine politicamente, se non addirittura legate, secondo un'ipotesi non confermata dalle stesse, alla "teologia della proprietà", cioè al movimento di estrema destra "Tradizione Famiglia e Proprietà" che, fondato da Correa de Oliveira negli anni 60 in Brasile e poi diffusosi in altri paesi, tenta di instaurare la "controrivoluzione" antimodernista attraverso violente campagne di controinformazione e la creazione di disordini politici e sociali. Tradizione Famiglia e Proprietà basa la propria azione politica sui principi chiariti dal suo guru in Rivoluzione e Contro-Rivoluzione (1959): restaurazione dei valori e della civiltà cristiani, tra i quali in particolare il principio di autorità contro l'ugualitarismo, considerato prodotto dell'orgoglio umano, mentre le disuguaglianze sono «giuste e conformi all'ordine dell'universo». Nel 2004 Roberto De Mattei, storico dirigente di Alleanza Cattolica, organizzazione che si definisce "consorella" di Tradizione Famiglia e Proeprietà e fondatore del Centro Lepanto, alter ego romano delle organizzazioni veronesi, viene nominato da Gianfranco Fini commissario del Cnr e poi vice-presidente.
Con la giunta Sironi (Alleanza nazionale, Lega, Forza Italia, Ccd), nel 1994, vengono eletti insieme all'attuale sindaco Tosi allora al primo mandato, quattro consiglieri filo-tradizionalisti che iniziano il processo di legittimazione istituzionale dei gruppi integralisti che, nel 1997, hanno i primi finanziamenti pubblici, attraverso la Consulta comunale della famiglia, proprio per l'attuazione della quale si era aperto a Verona un violento dibattito che aveva portato nel luglio 1995 all'approvazione di una "mozione sulla famiglia" volta a respingere la risoluzione del Parlamento europeo per la parità di trattamento delle persone ad orientamento omosessuale: l'omosessualità è "contro natura", sanciva il Consiglio comunale veronese.
Negli undici anni che ci separano dal 1997, le istituzioni veronesi hanno continuato a legittimare e fiancheggiare le organizzazioni e gli eventi che si richiamano alla tradizione (bianca e cattolica) e che diffondono propaganda violenta appoggiandosi al ventre molle dell'opulenza veneta: lotta all'immigrazione, al "vizio" omosessuale, ai comunisti. Momento fondante di questa alleanza tradizionalista è la celebrazione delle Pasque Veronesi, promossa dai gruppi neri, verdi e integralisti, che ricorda la sommossa antigiacobina che, nel 1797, accolse le truppe napoleoniche al grido di «Viva San Marco». Le Pasque Veronesi, istituite nel 1997, celebrano, nell'intento di chi le organizza, la difesa dell'identità cattolica contro l'ateismo, il razionalismo e l'illuminismo. Una rappresentazione in costume, con servizio d'ordine più o meno visibile di camice verdi e nere, teste rasate e denari pubblici.
Come denari pubblici sono stati investiti, per citare solo casi eclatanti, nella messa riparatrice anti world pride del 2000, inserita nella manifestazione "Difendiamo i valori della nostra tradizione" che ricevette, tra gli altri, il patrocinio da parte dell'allora segretario provinciale della Lega, oggi supersindaco da 61% al primo turno, Flavio Tosi; come è stata finanziata dal Comune la fiera dell'editoria nera nel 2002, dove, accanto a case editrici quali AR di Franco Freda o Akropolis, si trovano quelle dell'oltranzismo cattolico. Soldi pubblici hanno contribuito anche all'organizzazione del convegno che, nel 2001, si prefiggeva l'obiettivo di colpire la "magistratura rossa" di Guido Papalia, rea dell'utilizzo della legge Mancino, convegno che ottenne il patrocinio della giunta regionale di Galan grazie all'interessamento di Miglioranzi, ex Fronte Veneto Skinheads, leader di Fiamma Tricolore, componente della banda nazirock Gesta Bellica, oggi capogruppo della lista Tosi in consiglio comunale.
L'estremismo fascista diffuso e attivo sul territorio veronese, come abbiamo purtroppo visto in questi giorni, ha connotazioni precise, costruite con la convergenza dell'integralismo cattolico, di settori della Lega e delle più recenti Fiamma Tricolore e Forza Nuova. Il tentativo di questa convergenza, pesantemente presente nelle istituzioni, è quello di instaurare un nuovo e utopico ordine sociale bianco, eterosessuale, cattolico, per il quale le diversità sono ritenute "pericolose"; intanto i "diversi" qualcuno, nel lindo centro cittadino, li spranga.
Queste presenze sul territorio veronese, diffuse e legittimate, hanno costruito un clima in cui la denigrazione e l'aggressione verbale di ogni diversità, la violenza, la sopraffazione sono divenute normali, il fascismo, organizzato o anche solo agito, è divenuto normale, le "ronde" violente anche, almeno fin quando è stato barbaramente ucciso un ragazzo.

E a seguire una notizia taciuta (ovviamente) dai telegiornali ma riportata dal Corriere della Sera di oggi:
PESARO -- Non accettava che la figlia sedicenne si fosse innamorata di una ragazza di 18 anni, e, al culmine di un litigio, le ha sferrato una coltellata all'addome con un coltello da cucina, per fortuna colpendo la fibbia della cintura che la figlia indossava. Il fatto è accaduto nel circondario di Pesaro, in una famiglia come tante: padre contabile in un'azienda, madre casalinga, e tre figli studenti. La sedicenne aveva confessato ai suoi di nutrire una passione amorosa per una giovane conosciuta da poco. Padre e madre erano rimasti choccati dalla rivelazione, e avevano tentato in tutti i modi di fare in modo che la figlia troncasse la relazione. Qualche giorno fa (ma la notizia è stata resa nota solo oggi), all'ora di pranzo, l'ennesima discussione fra madre e figlia. In preda ad una sorta di raptus la donna ha afferrato una lama e si è scagliata contro la ragazza, che solo per un caso non è rimasta ferita. Il padre si trovava in un'altra stanza e a chiamare il 113 è stata la sedicenne: «Venite - ha gridato all'operatore - mia madre sta andando fuori di testa...mi vuole ammazzare». Una 'volante' è accorsa sul posto, e a conclusione delle indagini, coordinate dal dirigente della Squadra mobile Andrea Massimo Zeloni, per la madre è scattata una denuncia per tentate lesioni aggravate. Della vicenda sono stati informati sia la procura della Repubblica di Pesaro sia la procura dei minori di Ancona. La polizia ha poi spiegato che i tre figli della casalinga e dell'impiegato avevano avuto qualche problema di rapporti con i genitori, e che la loro situazione era già monitorata dai Servizi sociali.

E per chiudere, riporto quello che ha scritto oggi sul suo blog Antonio di Pietro riguardo alla censura velocissima operata ai danni di AnnoZero e Travaglio, mentre assassini del giornalismo come Facci e Belpietro sono ancora indisturbati a raccontare cazzate (l'ultima ieri mattina, a R101 Belpietro ha avuto il coraggio di dire che non esiste nessuna prova dei danni provocati dalle emissioni elettromagnetiche, roba che nemmeno uno studente di prima superiore potrebbe dire senza beccarsi qualche insulto):

Contro Travaglio ed Anno Zero si manovra per non disturbare il manovratore. L’istruttoria avviata dall’ Agcom quanto mai tempestiva è solo l’ultimo tentativo per fermare chi ha ancora il coraggio di raccontare i fatti anche se sgraditi alla casta dei politici. Insomma verrebbe da dire: colpirne uno per addormentare la coscienza critica di cento.

Ancora non è chiaro quali sarebbero i capi d’imputazione per Travaglio visto che ha solo raccontato fatti già noti e per i quali non si era levata alcuna indignazione. Episodi su cui molti cittadini, grazie all’informazione che hanno ricevuto, possono ora farsi un’opinione e giudicare liberamente.

L’Autority delle comunicazioni farebbe bene a spiegare come mai solo in questa occasione ha così prontamente e mirabilmente vigilato, mentre in tante altre occasioni è parsa “disattenta” tanto che a vigilare ci hanno dovuto pensare altri.

Alla prossima.

giovedì 8 maggio 2008

Stagioni

Inauguriamo anche il mese di maggio di questo piccolo spazio dedicato al cazzeggio... contrariamente alle promesse fatte, non ho fotografie da mettere del ponte del 25 aprile passato con Diego, o meglio le avrei ma ci tiene a conservare almeno sul web una certa privacy sul suo paesello. Però vi assicuro che la valle del Tramazzo è davvero piena zeppa di angoli bellissimi, perfetta per passare qualche giorno in mezzo alla natura senza allontanarsi troppo dalla civiltà.

Novità in vista tra qualche mese, la ditta in cui lavoro sta progettando di aprire uno stabilimento in Canada e affidare a me il compito di supervisore, quindi se tutto il progetto andrà in porto potrei iniziare il 2009 a Montreal anziché in Italia. Onestamente non potrei chiedere di meglio, è vero che trasferirmi porta anche una buona dose di paure, a partire dalla lingua e dalla cultura piuttosto diverse, ma in fondo è una sfida che merita di essere raccolta... e poi beh, in Canada anche i gay possono sposarsi, sicuramente avrei molti diritti civili in più di quelli ottenibili qui in Italia :p Penso e spero che Diego vorrà seguirmi in questa avventura, lui potrebbe frequentare l'università lì come a quanto sembra fanno in parecchi... in fondo, l'inglese già lo conosce, e a Montreal la comunità italiana è parecchio numerosa (ci sono, in tutto il Canada, ben 10 quotidiani in lingua italiana, giusto per dare l'idea), quindi anche ambientarsi non dovrebbe essere così difficile. Vedremo come andranno le cose, siamo ancora allo stadio informativo...

Dopo un po' di tempo riprendo l'abitudine di inserire una canzone alla fine dei miei post; stavolta tocca ad una canzone che fa parte del musical "Rent", ovvero "Stagioni d'amore" (ma su Youtube con "Seasons of love" trovate anche tutte le altre versioni possibili). Se non la conoscevate, vi regalo un altro piccolo gioiello:



Non è in minuti o secondi, in ore o momenti
che tu potrai misurare un anno cosi
In ore giorni o minuti il tempo non conta
Come misuri tanta nostalgia?
In albe, tramonti, in notti di caffeina
in liti, risate cose che fai...ma
tu non potrai misurare un anno di vita...sai
non c'è tempo e lo capirai
Solo l'a...more Solo l'a...more
Solo l'a...more può misurar
Stagioni d'amore
Stagioni d'amore
Non puoi scandire i rintocchi delle emozioni
E misurare un momento nella fantasia
In ore, giorni, minuti il tempo non conta Come potrai misurare che cosa siamo noi
Nei sogni di lei e nei pianti di lui
Nei mille chissà
E di che ne sarà
E questo è il momento per cantare insieme a noi e
Celebrare un anno di vita con gli amici tuoi
Pensa in a...more pensa in a...more
pensa in a...more pensa in amor..
Stagioni d'amore
Stagioni d'amore...

mercoledì 23 aprile 2008

V(acanza)2 DAY

Il titolo di oggi è volutamente un po' ambiguo... smaltito lo shock per il ritorno al potere del nano con manie di vittimismo, la vita è comunque continuata come sempre, tra incertezze lavorative e piccoli ostacoli da superare.
Adesso c'è qualche giorno di vacanza, complice la festa della Liberazione, e dato che sia sua mamma che sua nonna sono ricoverate in ospedale ne approfitto per traslocare a casa del mio ragazzo per stargli un po' più vicino e per dargli una mano anche nelle faccende domestiche (lo so, sono un ragazzo da sposare, ma se nessuno l'ha fatto ci sarà pure un motivo... o son coglioni loro o io ho qualcosa che non va).
Ma il 25 aprile è anche il giorno del secondo V-Day organizzato da Beppe Grillo, che io probabilmente seguirò in televisione dato che Torino è davvero troppo lontana e per Bologna non ci siamo organizzati per nulla. Quindi approfitto di questo post sia per augurare a tutti un buon "ponte", sia per postare quanto scrive proprio oggi Grillo a proposito del V-Day. Ci rileggiamo la settimana prossima, magari una volta tanto mi ricorderò di fare qualche foto così ve la posto, ma non prometto nulla...

Marco
Travaglio, il mio ministro della Giustizia preferito, sarà sul palco del V2-day in piazza San Carlo a Torino il 25 aprile.
Un Paese senza memoria è destinato a ripetere i propri errori. Ma un Paese che vive di menzogne è destinato a non conoscere neppure i propri errori. L'Italia è sommersa dalle menzogne e non ha più memoria. L'informazione di regime è il virus che l'ha ridotta così. Il 25 aprile prendete la pillola rossa e firmate i referendum. In tutte le piazze d'Italia. V2-day. Libera informazione in libero Stato.

"Caro Beppe,
prim’ancora che avvenga il V2-Day per un’informazione libera ha già sortito due risultati prodigiosi. Il primo è far riscoprire i valori della Resistenza e della Costituzione al Pd, che ultimamente era piuttosto tiepidino in materia, al punto da voler continuamente riformare la Costituzione con tre forze estranee alla Costituente: il Cainano, la Lega e i post (?) fascisti di An. E’ semplicemente strepitoso lo slancio con cui, all’annuncio del V2-Day a Torino, i vertici del Pd torinese hanno subito organizzato una manifestazione di piazza come non se ne vedevano da anni per il 25 Aprile.
Mi ha commosso in particolare l’attivismo resistenziale di uno dei dirigenti locali degli ex-Ds, Stefano Esposito, noto alle cronache torinesi soprattutto per essersi occupato di sale bingo. Mi auguro che venerdì, in piazza San Carlo, riusciremo a collegarci idealmente all’altra piazza, spiegando che il V2-Day è la naturale prosecuzione delle battaglie in difesa della Costituzione. Che contempla, fra l’altro, l’articolo 21, quello sulla libertà d’informazione, il più calpestato in questi anni da destra e anche in parte da sinistra insieme all’articolo 3 (“Tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, senza distinzione di razza, religione” eccetera).
Come sai, dei tre referendum per i quali raccoglieremo le firme mi appassiona soprattutto il terzo, che ritengo decisivo in un Paese ancora in gran parte “televisivo”. Se davvero riusciremo - insieme all’abolizione di un ente inutile come l’Ordine dei giornalisti e al disboscamento della jungla di finanziamenti pubblici a giornali finti di partiti veri, a giornali veri di partiti finti, a giornali finti di partiti finti – a radere al suolo la legge Gasparri e le altre che l’hanno preceduta, tutte dettate o scritte direttamente dal Cainano a proprio uso e consumo, faremo saltare il tappo più grosso che imprigiona la democrazia italiana. Lo dico perché penso che questo V-Day riuscirà in pieno solo se non passerà alle cronache come la giornata del vaffanculo ai giornalisti, ma come la fine del regime televisivo che opprime e sfigura l’Italia dagli anni 80. Ancora 15 anni fa, il Cainano avrebbe perso sonoramente le elezioni, se avesse detto ai suoli elettori “Di Pietro mi fa orrore” e “Mangano è un eroe”. Infatti nel ’94 vinse inneggiando a Di Pietro, a Falcone e a Borsellino. Il 13 aprile, invece, dopo 15 anni di bombardamento a reti unificate, ha stravinto beatificando Mangano e maledicendo la magistratura.
Il V2-Day, almeno per come lo vedo e lo auspico io, dovrà rimuovere il macigno “di sistema” che blocca la libertà d’informazione. E dovrà dare la sveglia ai giornalisti, perché riscoprano i valori profondi della propria missione: per esempio, il dovere di dare tutte le notizie. Perché il problema in Italia sono anche i politici, gli editori e certi direttori. Ma soprattutto il problema sono i giornalisti, che spesso si autocensurano prim’ancora che qualcuno li censuri. Come diceva Leo Longanesi: “In Italia non è la libertà che manca: mancano gli uomini liberi”. Aiutiamoli, aiutiamoci a esserlo tutti dal 25 aprile in poi." Marco Travaglio

lunedì 14 aprile 2008

Complimenti Italia!

Ancora una volta il destino, che sa essere a volte beffardo e a volte magnanimo, ti ha dato la possibilità di decidere chi dovesse governarti. Certo, stavolta la scelta era forse minore del passato, ma comunque ce l'avevi.
Hai scelto di essere governata da un vecchio arteriosclerotico piduista amico dei mafiosi che ha fatto eleggere un mafioso in parlamento, alleata a una branca di vipere che sfruttano l'ignoranza della gente per andare al potere urlando cazzate su cazzate su quanto sia importante e potente quella fogna di arretratezza e vizio che è il Nord.
Brava Italia, spero tu sprofondi nella merda fino a sentirne il sapore forte in bocca, allora forse imparerai a non farti prendere per il culo... anche se temo, ahimé, che alla fine il sapore della merda ti piaccia così tanto da volerci affogare.

giovedì 10 aprile 2008

A little bit of cazzi miei

Lo so, mancano solo tre giorni alle elezioni politiche e logica vorrebbe che dedicassi almeno un post a questo argomento, ma se considerate che i vari politici mi avevano già pienato le palle un mese fa, figuratevi adesso a che punto di noia posso essere arrivato.
Quindi vi regalo un post dedicato a cose mie, che chi è curioso della mia vita potrà gustarsi e chi cerca cose serie potrà saltare a piè pari senza alcun rimorso.
Partiamo dal lavoro: la situazione è sempre la stessa da vari mesi, sono ancora a part-time pomeridiano e confesso che la cosa inizia un po' a stancarmi. Ogni tanto c'è qualche picco di lavoro che mi fa lavorare anche di mattina, ma dieci-quindici giorni al mese non sono la stessa cosa di un mese intero, e a 32 anni non si può andare avanti per molto lavorando con un part-time. Spero che le cose migliorino, altrimenti dopo l'estate dovrò tornare di nuovo sul mercato e sperare che mi vada di lusso come mi è andata finora.
L'aMMore è l'unica cosa stabile degli ultimi 14 mesi, e una volta tanto è bene che sia così. I problemi personali purtroppo non mancano per me come non mancano per Diego, ma anziché allontanarci contribuiscono a farci stare ancora più uniti e rafforzano i progetti che abbiamo fatto via via. Non sono ancora così ottimista da parlare di amore per la vita, perché l'ultima legnata di due anni fa è stata talmente grossa che ancora un po' fa effetto, ma nemmeno così pessimista dall'aver paura di essere lasciato da un giorno all'altro come successo finora. E' un po' la politica dei piccoli passi :)
Sul versante amicizie e conoscenze mi ha fatto piacere ritrovare casualmente leggendo il giornale uno dei bambini che quando ero volontario alla Misericordia di Monsummano accompagnavo con il pulmino ai campi estivi organizzati dalla USL... ovviamente dato che con il pulmino li accompagnavo nel 1998-1999 lui ora è piuttosto cresciutello (ha l'età del mio ex) ed è già alla maturità, ma un po' ha seguito le mie orme dato che ora è volontario pure lui e sembra che crescendo sia rimasto simpatico come era da piccino. Ve l'avevo detto che era un post di cazzi miei a ruota libera eh :D
Sempre in tema di amicizie, il mio migliore amico gay sta pensando di trasferirsi negli Stati Uniti sempre a causa del lavoro... da una parte spero che gli vada bene e che possa realizzarsi in pieno al di là dell'oceano, dall'altra un po' mi dispiace perché la distanza è tanta e sapere che hai qualcuno di cui fidarti che non sia troppo lontano è comunque un pensiero che è bello poter avere. Staremo a vedere, ovviamente.
Chiudo con un consiglio legato alla televisione e ai telefilm; se non l'avete ancora fatto, non perdetevi assolutamente su MTV o sul Mulo "GREEK La confraternita". Lo produce ABC Family, è ambientato in un college americano ma non è la solita stronzata alla American Pie come quelle che finora hanno ammorbato le televisioni italiane. Dentro c'è di tutto, sia le risate, sia gli argomenti seri (il rapporto tra fratelli, le difficoltà del dichiararsi gay e di non essere considerati solo per questo particolare e così via). Per questa e la prossima settimana va in onda venerdì e mercoledì alle 21, da quella successiva sarà solo il venerdì sempre alle 21 e in replica la domenica alle 14.
La canzone di oggi che vi regalo in chiusura è tratta dall'album nuovo di Caparezza che è in uscita giusto domani, si chiama "Eroe" e in qualche modo è legata anche alla decisione che tutti noi dovremo prendere domenica e lunedì tracciando un segno su quella scheda elettorale:

Questa che vado a raccontarvi è la vera storia di Luigi delle Bicocche,
eroe contemporaneo a cui noi tutti dobbiamo la nostra libertà”

Piacere, Luigi delle Bicocche
Sotto il sole faccio il muratore e mi spacco le nocche.
Da giovane il mio mito era l’attore Dennis Hopper
Che in Easy Rider girava il mondo a bordo di un chopper
Invece io passo la notte in un bar karaoke,
se vuoi mi trovi lì, tentato dal videopoker
ma il conto langue e quella macchina vuole il mio sangue
un soggetto perfetto per Bram Stroker
Tu che ne sai della vita degli operai
Io stringo sulle spese e goodbye macellai
Non ho salvadanai, da sceicco del Dubai
E mi verrebbe da devolvere l’otto per mille a SNAI
Io sono pane per gli usurai ma li respingo
Non faccio l’Al Pacino, non mi faccio di pachinko
Non gratto, non vinco, non trinco nelle sale bingo
Man mano mi convinco che io

sono un eroe, perché lotto tutte le ore. Sono un eroe perché combatto per la pensione
sono un eroe perché proteggo i miei cari dalle mani dei sicari dei cravattari
sono un eroe perché sopravvivo al mestiere. Sono un eroe straordinario tutte le sere
sono un eroe e te lo faccio vedere. Ti mostrerò cosa so fare col mio super potere

Stipendio dimezzato o vengo licenziato
a qualunque età io sono già fuori mercato
fossi un ex SS novantatreenne lavorerei nello studio del mio avvocato
invece torno a casa distrutto la sera, bocca impastata
come calcestruzzo in una betoniera
io sono al verde vado in bianco ed il mio conto è in rosso
quindi posso rimanere fedele alla mia bandiera
su, vai, a vedere nella galera, quanti precari, sono passati a malaffari
quando t’affami ti fai nemici vari, se non ti chiami Savoia, scorda i domiciliari
finisci nelle mani di strozzini, ti cibi di ciò che trovi se ti ostini a frugare cestini
né l’Uomo ragno, né Rocky, né Rambo né affini
farebbero ciò che faccio per i miei bambini, io sono un eroe

Per far denaro ci sono più modi, potrei darmi alle frodi
e fottermi i soldi dei morti come un banchiere a Lodi
c’è chi ha mollato il conservatorio per Montecitorio
lì i pianisti sono più pagati di Adrien Brody
io vado avanti e mi si offusca la mente
sto per impazzire come dentro un call center
vivo nella camera 237 ma non farò la mia famiglia a fette perché sono un eroe.