domenica 21 dicembre 2008

Franza o Spagna (purché se magna)

In un periodo in cui siam tutti più buoni, vi riporto l'intervento di Marco Travaglio pubblicato oggi sull'Unità. Così, per riflettere un pochino anche sotto Natale...

Montanelli li chiamava “i rièccoli”. Salvatore Ligresti, arrestato ai tempidi Mani Pulite, fu condannato definitivamente a 2 anni e mezzo per corruzione e finanziamento illecito dei partiti (tangenti Eni-Sai e Metropolitana Milanese). Eppure gli amministratori della giunta fiorentina trattavano con lui “riservatamente” sul nuovo stadio da costruire su suoi terreni. Alfredo Romeo fu condannato nel ’96 dal Tribunale di Napoli a 4 anni e mezzo per le tangenti sulla gestione del patrimonio del Comune, condanna confermata in appello (pena dimezzata) e prescritta in Cassazione. Eppure continuava a vincere appalti a Napoli, Roma, Venezia, al Quirinale e così via. A curargli l’immagine è l’assessore regionale Claudio Velardi, che chiede le dimissioni della Iervolino, anzichè le proprie. Nel 1996 i giudici scrivevano: “Romeo prende contatti con tutte le forze politiche e a tutte… offre contributi.. Non mira solo alla gestione del patrimonio della città di Napoli… ma anche di Roma”. Oggi, 12 anni dopo, i pm scrivono: “Le amabili conversazioni tra Romeo e i parlamentari Bocchino e Lusetti… portano alla luce una trasversalità di rapporti che garantiscono a Romeo la certezza dei propri affari vita natural durante, a prescindere dalle coalizioni di volta in volta prevalenti”.
Franza o Spagna purchè se magna. Tutto può dire chi ha continuato a stringere le mani di noti corruttori fuorchè “non sapevo”. Anzichè menarla con la separazione delle carriere tra pm e giudici si potrebbe cominciare col separare le carriere dei politici da quelle dei tangentari. O è troppo?