martedì 27 novembre 2007

Un'altro giorno di ordinaria "follia"

Qualcuno ha detto (ma non ricordo chi, a quanto ne so poteva essere Gandhi o Nonna Papera) che ognuno di noi è dotato, nel suo piccolo, di superpoteri. E mentre qualcuno, come insy, ha il potere di rompere tutto quel che gli capita a tiro o di far volatilizzare le persone, io ho anche il superpotere ogni volta che mi metto in strada di beccare qualunque imbecille che si metta al volante senza sapere la differenza tra la frizione e i fari abbaglianti. Già domenica vi ho raccontato del viaggio allucinante fatto nel weekend tra nebbie e diluvi; ieri ho aggiunto un altro tassellino.

Di per sé, andare da Monsummano a Prato Interporto appare sulla carta quanto di più semplice; qualunque navigatore o sito web, anche il più derelitto, vi dirà che basta fare 30 km. di autostrada, uscire a Prato est, dritto per 800 metri e si è arrivati, con tanto di cartelli indicatori esatti al millimetro (incredibile ma vero, contando che in genere a Prato i cartelli o sono scritti in cinese o riportano cifre e indicazioni estratte a caso sul momento dagli operai che li hanno montati)... insomma, una mezz'oretta tranquilla e quasi rilassante. E magari lo è, se siete voi a mettervi in macchina. Se sono io a farlo, allora anche questo diventa una mezza odissea.

Già quando ti immetti in autostrada al casello di Montecatini e trovi davanti due auto, una a destra che va a 70 (targata PI) e una che la sorpassa andando ad 80 (targata SI), capisci subito che qualche sorta di karma negativo si è abbattuto su di te quando hai passato la sbarra del casello. Ma in fondo pensi e speri che sia solo un caso, anche se bastano tre chilometri per avere la conferma che non è così... subito prima della galleria del Serravalle, trasporto eccezionale. Ovvero quei trasporti di roba gigantesca che vanno a 40 all'ora che sono quindi capaci di creare code infinite su entrambe le corsie (quando li trovi in Appennino soprattutto, pregate, in estate un sabato notte ci siamo fatti da Rioveggio a Roncobilaccio, quasi 30 chilometri, a 50 all'ora perché un deficiente aveva paura di sorpassare la macchina della polizia che scortava il trasporto di una mega-canoa... per far scorrere la fila lunga ormai qualche chilometro i poliziotti sono stati costretti a farlo accostare!) perché anche chi va a 50 all'ora si prende paura ad avere un bestione davanti e sente il dovere morale di sorpassarlo, come Berlusconi sentì il dovere di scendere in campo quando seppe che i defunti Falcone e Borsellino indagavano sui suoi rapporti con la mafia.

Vabbè, in qualche modo, lanciando qualche imprecazione a divinità casuali, il trasporto eccezionale ce lo lasciamo alle spalle e via, si inizia anda andare a centrotren... eeeeeek, frenata. Perché? Perché un camion che va a 90 all'ora ne sorpassa altri tre che vanno a 85. Io capisco aver fretta, ma un guadagno di 5 chilometri in un'ora non serve nemmeno a chi trasporta il cuore per i trapianti, e un camion sicuramente non trasporterà mai nulla di così urgente. Però perlomeno ricrea una simpatica fila, capeggiata dal sottoscritto con uno dei solito coglioni col macchinone (nello specifico un BMW) che ti sfanala e ti si attacca al culo della macchina (come se non vedesse il camion che c'è davanti... ma probabilmente è vero, non lo vede il camion, sullo schermo del suo navigatore ultrasofisticato probabilmente trasmettono la replica di Porta a Porta), cosa che a me fa venire tanta ma tanta voglia di una piccola frenata... ma piccolina, quanto basta per farmi tamponare e far cacare in mano la testa di cazzo (e magari spaccargli i suoi fanali di merda).

Per farla breve, di sorpassi tra camion ne ho trovati altri tre nei venti chilometri successivi, senza contare quelli che passano dalla corsia di destra a quella di sinistra senza mettere la freccia e senza nemmeno guardare chi sta arrivando, gente che dovrebbe ringraziare tutti gli dei esistenti se arriva viva in capo alla giornata.

Finalmente l'autostrada finisce, mi illudo che ripassando dal telepass anche il karma negativo se ne vada... e invece no, si moltiplica! Tra un camion che trasporta macchine che praticamente mi schiaccia contro il guard-rail (ah, se qualcuno avesse inventato degli specchietti per guardar dietro!), una Panda che inchioda 5 metri prima di svoltare a sinistra e un coglione con la moto che mi sorpassa da destra quando io avevo già messo la freccia a destra, senza contare il caos assoluto delle rotonde di Prato (probabilmente ideate da un malato di mente scappato da un manicomio criminale, e approvate da qualche consiglio comunale la sera della finale dei Mondiali, perché mi rifiuto di credere che ci sia una persona sana di mente dietro all'assetto viario di Prato) dove ognuno fa quel che gli pare, da la precedenza tirando con la monetina e si ferma anche quando dovrebbe andare, consegno quel che devo consegnare e riprendo l'autostrada verso Monsummano.
Non sto a ripetervi il viaggio in autostrada che è esattamente uguale all'andata (salvo per il trasporto eccezionale), ma nemmeno a Monsummano le cose vanno poi tanto bene.

Perché dovete sapere che a Monsummano la viabilità la decidono tirando a sorte i numeri della tombola, e i vigili si vedono solo nei parcheggi a pagamento in piazza per fare le multe ai divieti di sosta. Nelle altre strade del comune a regolare il traffico e a controllare il rispetto dei segnali, non li vedrete mai a meno che non vi fate un acido.

Sulla circonvallazione, c'è una traversa di nome via Cairoli in cui, dopo svariati incidenti, due anni fa hanno messo l'obbligo di svoltare a destra (dopo 200 metri poi si trova una rotonda che permette quindi di invertire il senso di marcia senza problemi); giuro, non ho mai visto un divieto infranto più sistematicamente di così, e senza che qualcuno abbia MAI fatto il minimo controllo. Pertanto ogni giorno, mattina e sera, c'è sempre qualche deficiente che da via Cairoli gira a sinistra entrandomi in strada di punto in bianco. I vigili vi diranno che loro son pochi e posson far nulla, ma se andate subito dopo in piazza li trovate tutti lì, due per lato, a controllare i tagliandini dei parchimetri. Perchè a Monsummano non funziona nulla (le Poste per carità, domani vi racconterò la loro ultima novità: fanno scomparire le strade), il traffico è regolato completamente a caso, i sensi unici non hanno nessuna logica, vengono spesi milioni di euro per finanziare eventi culturali che non interessano a nessuno e che di culturale non hanno assolutamente nulla, le corse di bicicletta hanno la precedenza su qualunque altra cosa (comprese le ambulanze), ma di una cosa potete star certi: se parcheggiate cinque minuti in piazza senza mettere il tagliando del parchimetro, vi beccate la multa.

Per oggi vi ho annoiato abbastanza, è il caso che chiuda questo intervento e mi metta magari a cercare qualche notizia importante di cui nessuno ha parlato... domattina mi aspetta l'incontro col direttore delle Poste, e non so se portarmi due pacchetti di fazzolettini per asciugare le lacrime o un catetere per non pisciarmi addosso dalle risate.

La canzone con cui vi lascio oggi è una uscita da poco (un mesetto, insomma), è di un certo Peter Cincotti e si chiama "Goodbye Philadephia":

Link al video: http://it.youtube.com/watch?v=65raCbW5WkU

Just like Philadelphia
Freedom means a lot to me
In between the place I've been
And where I'm goin'
I can see America
Tryin' not to show her age
Even though the winds of change
Keep on blowin'

And I would lay your body down and rock your tears away
But it's much too late for now to be like yesterday
And the time is running out and we still have to say
Goodbye

Remember Philadelphia
When the world was young and warm
So in love and living for
Everything new
But I know Philadelphia
The winter wind will slowly take
Your heart and soul until it makes
Nothing of you

And I would lay your body down and rock your tears away
But it's much too late for now to be like yesterday
And the time is running out and we still have to say
Goodbye

Flash a peace sign take a bow
Though we may not know it now
Things are never gonna be the same
Here on Seventh Avenue
I tip my old top hat to you
I hope you find somebody who
Will love you like I do

'Cause I would lay your body down and rock your tears away
But it's much too late for now to be like yesterday
And the time is running out and we still have to say
Goodbye
Goodbye
Goodbye

Goodbye Philadelphia

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