venerdì 2 marzo 2007

Missundaztood

Prendo in prestito da un album di Pink il titolo di questo intervento... non c'è un reale motivo per cui ho fatto questa scelta, probabilmente perché mentre ascolto Sanremo in cuffia con la Gialappa's band su Radio2 la prima cosa che mi viene in mente è qualcsoa di musicale.

Dunque, eravamo rimasti al 21 febbraio scorso, ovvero oltre una settimana fa; e come già avevo accennato, le cose da fare si sono paradossalmente moltiplicate in questo periodo di ferie forzate. Tra le ore perse in coda negli ospedali per riprendere i risultati delle varie analisi fatte da mio padre, tra le ore in ufficio dove qualcosa da fare comunque c'è ancora, tra la revisione alla macchina con annesso cambio di tutte e 4 le gomme (350 euro in totale, vi lascio immaginare le bestemmie volate nel cielo di Pistoia quella mattina), ultimamente i miei momenti al pc sono stati solo quelli in cui ho guardato la seconda serie di Dr. House provvidenzialmente scaricata da Emule.
E lo scorso weekend invece l'ho passato oltre l'Appennino, a Bologna, insieme a Diego... dormire insieme a qualcuno per la prima volta è sempre qualcosa di particolare, perché comunque il sonno è (dopo il sesso) il momento in cui l'uomo è più indifeso e anche quello in cui necessariamente rimane da solo con la parte più profonda di sé stesso... ed è stata una cosa semplicemente stupenda, anche il semplice mangiare un whopper al Burger King in via Stalingrado è stato pressoché indimenticabile. Inutile che ci speriate, i "dettagli" non li vedrete scritti su questo blog, ma se usate un minimo di fantasia ci arrivate benissimo da soli :)
Negli ultimi giorni (che son stati parecchio pesanti per vari motivi) poi un convegno + cena organizzato per domani mi ha praticamente privato della presenza "nuziale" almeno fino alla settimana prossima... ad essere onesto non è una cosa che mi renda felicissimo (soprattutto per i precedenti di lunga separazione che mi riporta alla mente), ma purtroppo sono cose che vanno messe nel conto... del resto, l'avevo detto nello scorso intervento che iniziavo ad aver fifa, no? Alla fine un po' di ragione ce l'ho avuta...

Non prometto di aggiornare più spesso il blog come ho fatto le altre volte perché so che tanto non ci riuscirei... ma farò del mio meglio, sperando che tutto continui ad andar bene...

E dato che è iniziato ieri il mese di marzo, la canzone che vi lascio oggi è una di quelle che le radio trasmettono invariabilmente in questo periodo... però visto chi l'ha scritta e cantata, è sempre bello ascoltarla.
Per ascoltarla: http://www.youtube.com/watch?v=Z2x2eiPi_kk (così vi risparmiate anche la fatica di cercarla su Emule)

Il carretto passava e quell'uomo gridava "gelati!"
al ventuno del mese i nostri soldi erano già finiti
io pensavo a mia madre e rivedevo i suoi vestiti
il più bello era nero coi fiori non ancora appassiti
All'uscita di scuola i ragazzi vendevano i libri
io restavo a guardarli cercando il coraggio per imitarli
poi sconfitto tornavo a giocar con la mente e i suoi tarli
e la sera al telefono tu mi chiedevi
perchè non parli

Che anno è
che giorno è
questo è il tempo
di vivere con te
le mie mani come vedi
non tremano più
e ho nell'anima
in fondo all'anima
cieli immensi
e immenso amore
e poi ancora ancora amore
amor per te
fiumi azzurri e colline e praterie
dove scorrono dolcissime
le mie malinconie
l'universo trova spazio dentro me
ma il coraggio di vivere
quello ancora non c'è...
I giardini di Marzo si vestono di nuovi colori
e le giovani donne in quel mese vivono nuovi amori
camminavi al mio fianco e ad un tratto dicesti
tu muori...
se mi aiuti son certa che io ne verrò fuori
ma non una parola chiarì i miei pensieri
continuai a camminare lasciandoti attrice di ieri

Che anno è
che giorno è
questo è il tempo
di vivere con te
le mie mani come vedi
non tremano più
e ho nell'anima
in fondo all'anima
cieli immensi e immenso amore
e poi ancora ancora amore
amor per te
fiumi azzurri e colline e praterie
dove corrono dolcissime
le mie malinconie
l'universo trova spazio dentro me
ma il coraggio di vivere
quello ancora non c'è...
quello ancora non c'è...

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