venerdì 4 settembre 2009

Castelli, via, ripigliati!

Antefatto 1:
negli anni '40 i cittadini italiani colpevoli di avere un'origine, anche se magari persa nei secoli, ebraica venivano ricercati per essere condotti nei campi di concentramento di Italia, Germania e Polonia, affinché potessero essere uccisi e cremati. Ma tra di loro qualcuno riusciva a scappare in Svizzera, dove le lunghe mani del regime non arrivavano.

Antefatto 2:
negli "anni di piombo" italiani, ovvero gli anni '70-'80, erano numerosi gli esponenti di spicco del mondo politico ed economico nel mirino dei terroristi, che lo Stato cercava di proteggere da attentati e imboscate. Il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa disse ad uno di questi esponenti che poteva garantire la sicurezza sua ma non della sua famiglia; protezione che la Svizzera poteva offrire, e dunque si trasferì nella Confederazione.

Nel 2008, la Svizzera offre a questo imprenditore la cittadinanza, visto che da anni risiede in territorio elvetico.

Questo imprenditore è Carlo De Benedetti; proprietario di emittenti radiofoniche tipo Radio Deejay e di quotidiani tra cui la Repubblica. Cittadino italiano con doppio passaporto, residente fiscalmente in Italia dove hanno sede le sue società principali.

Stamattina, nel corso di Omnibus su La7, il viceministro alle Infrastrutture, Roberto Castelli, ha definito De Benedetti "un extracomunitario" (nella frase "un gruppo editoriale guidato da un extracomunitario").
Ok che sparare frasi a effetto quando non si ha nulla di concreto da dire è un vizio antico quanto il mondo, ma definire extracomunitario un cittadino italiano che per due volte ha dovuto suo malgrado scappare all'estero per non essere ammazzato, e che oltretutto da lavoro a centinaia di migliaia di persone in Italia (a differenza di altri ben più osannati) è una stronzata troppo grossa per non essere segnalata da qualche parte.

Castelli, diremmo dalle nostre parti con l'antica saggezza che si tramanda dai tempi di Dante, venvia, ripigliati un poìnino, che a fà la figura del ciùo si passa anche da bischeri!

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