giovedì 24 maggio 2007

Ma Santoro!!!!!

Dopo la pausa weekendiana, oggi anziché tediarvi con le mie parole voglio "regalarvi" quanto scritto da un altro blogger sulle polemiche di questi giorni riguardo all'acquisto (e trasmissione) da parte della Rai del documentario BBC "Sex crimes and Vatican". Il link del blog originale è http://burbero.splinder.com/post/12288307 ... buona lettura ;)


Porto l’esempio della battuta di un maestro, Daniele Luttazzi, per poi dire dove voglio andare a parare. Cito a memoria:

“La Chiesa si batte contro l’uso del preservativo, nonostante Gesù, nei vangeli, non si sia mai pronunciato in proposito. Tranne, pare, in un punto, quando si lamenta del fatto che si rompano troppo spesso. Durante il sesso anale.”

Questa battuta è micidiale, terribile. Ho constatato di persona l’effetto che ha fatto sul pubblico del palazzetto di Bologna. Molte risate, molta indignazione. Ma perché funziona? Intervallata da sapienti pause ad effetto, è costituita da tre livelli. Nella prima parte si produce in un evidente paralogismo, un’argomentazione fallace: Gesù non poteva parlare dei preservativi se nemmeno esistevano. Comico, perché pare cercare di difendere una posizione (pro-preservativo) con un ragionamento troppo ingenuo. Con la seconda parte, che il pubblico si aspetta dall’arguzia del mattatore, si opera un doppio rovesciamento: contrordine, i profilattici non solo esistevano, ma Gesù li usava, in totale controtendenza con la Chiesa che si dichiara sua vicaria; ed egli se ne lamenta solo per la scarsa efficienza. Il motto di spirito potrebbe arrestarsi qui. Non solo ha già fatto ridere, ma in maniera arguta, servendosi abilmente di diverse inversioni. Ma dopo una brevissima pausa riprende, infilando la stoccata. E’ un colpo di coda, una pugnalata alle spalle, che non ti aspetti e che ti prende quando ancora ridi per la battuta precedente. Prende allo stomaco, non al cervello, come prima. E’ un pugno diretto, senza elaborate strategie. Gesù omosessuale? E’ troppo, molti non ci stanno. E’ brutale, pungente.

Ma funziona. Dal mio punto di vista una battuta che si vergogna di se stessa e cede all’auto-censura è come un coito interrotto. Manca qualcosa. Una battuta come questa libera una cattiveria che si avvicina di molto alla catarsi. E’ liberatoria, non puoi chiedere di più, non manca nulla, tutta la rabbia repressa svanisce. E’ ancora satira o è solo malignità pura, voglia di ferire gratuitamente?

Intanto bisognerebbe dire che chi si scandalizza per queste cose vive fuori dal mondo, non vede i telegiornali (persino nelle versioni più edulcolorate di casa nostra), non legge, non si informa. Ci sono cose che offendono la religiosità molto più profondamente che questa battuta la quale, è meglio ricordarlo, nasconde al suo interno l’antidoto al proprio veleno: è fondata su paralogismi dichiarati, Gesù non parla di profilattici nei vangeli e non potrebbe nemmeno farlo. Perciò è facile stemperarne la carica ragionando a freddo, tanto il suo obbiettivo l’ha raggiunto.

In secondo luogo, penso che questa carica aggressiva sia necessaria. Siamo in un periodo in cui davanti a chi dice “guarda le prove dei misfatti della Chiesa” e chi urla “è una bugia è una bugia!”, di solito si ascolta chi sbraita e accusa, piuttosto che chi pacatamente espone le sue teorie, argomentandole. Chi alza i toni ha ragione? Bene, allora li si alzino, ma poi non si nasconda il sasso gridando all’aggressione, al terrorismo. I fatti sono fondamentali ma, gli antichi retori lo sapevano bene, l’emotività è la molla che può far pendere la bilancia a tuo favore. Forse il fatto che dei bambini ne facciano le spese può spingere le persone a farsi delle domande in più.

Non sto dicendo che ci volevano un bel po’ di bimbi stuprati per far gridare le coscienze, per carità. Sto dicendo che ci vuole chi ne parla apertamente, che sia un documenatario, la BBC o Santoro. Perché può far male, può ferire, ma è necessario sapere, bisogna sbatterci il muso. Forse crollerà qualche muro o forse saranno solo poche martellate, ma è utile. Forse ci vorrà un po' di arroganza, un po' di sana incazzatura, e per questo per una volta sono contento di Santoro (la cui arroganza non mi è mai piaciuta tanto). La sinistra deve imparare ad alzare la voce contro la prepotenza, comincio a convincermene: Micheluzzo insegnaci tu.

Ecco il perché della prima parte, quella sulla battuta. Gli shock fanno bene, aiutano. E se è utile una battuta simile, pur nella sua gratuità, figuriamoci se non lo è un filmato come “Sex crimes and the Vatican”. L’ho visto, non c’è nulla che non mi aspettassi. Verrà attaccato brutalmente come tentativo di adombrare la Chiesa (la CEI: “E’ un’infame calunnia”), si cercherà di fermarlo (la Cdl: “quel filmato non deve andare in onda”). Nel caso Santoro non riesca a portare avanti la sua battaglia per parlarne ad AnnoZero (ma se così fosse saremmo davvero messi male), io ve lo linko: Sex crimes and the Vatican.

Sempre parafrasando Luttazzi: informare non ha mai fatto male a nessuno, nascondere la verità spesso sì.

1 commento:

Anonimo ha detto...

scusa se ti contraddico, ma dal tuo ragionamento sembra trasparire che il sesso anale lo facciano solo gli omosessuali. mi sembra grave collegare il sesso anale a senso unico all'omosessualità! cmq sono d'accordo con te su una cosa: la chiesa ha rotto per secoli, è ben arrivata l'ora di fare qualcosa!