Una denuncia per omicidio volontario è stata inviata dall'associazione «Scienza e vita» alla Procura della Repubblica di Udine in relazione alla morte di Eluana Englaro, la donna deceduta il 9 febbraio scorso nella casa di riposo La Quiete del capoluogo friulano dopo 17 anni in stato vegetativo persistente.
ATTO DOVUTO - In seguito alla denuncia - si è appreso in serata da fonti investigative friulane - il Procuratore della Repubblica di Udine, Antonio Biancardi, quale atto dovuto indaga nei riguardi di 14 persone, fra le quali il papà di Eluana, Beppino Englaro, l'anestesista Amato De Monte che ha guidato l'équipe medica che ha attuato il protocollo per il distacco del sondino della donna, e 12 componenti dell'associazione «Per Eluana». L'associazione aveva preso in carico la donna dalla clinica privata di Lecco, la notte del 2 febbraio scorso, per portarla alla casa di riposto «La Quiete» di Udine dove, sulla base del decreto della Corte d'appello di Milano, è stato attuato il protocollo per l'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione.
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