Questo è il santuario, vicino al campeggio:
e questa invece è l'entrata del campeggio:
dalla finestra della cucina:
dalla porta di ingresso:
Ovviamente un po' ci siamo anche mossi, come per andare a Minucciano, capoluogo del comune in cui si trova anche il Santuario, che sorge su di un altopiano roccioso, le cui falde sono bagnate dai canali Corona, della Villa e dei Panni. Lo sperone roccioso è accessibile da un lato in cui sorgeva anticamente una robusta porta ferrata; si tratta di una di quelle costruzioni serrate che gli urbanisti definiscono a "Fuso d'Acropoli". La sua edificazione sembra sorta su di un primitivo insediamento Ligure-Apuano e poi "praesidium" Romano. Pare che Minucciano si debba identificare con il famoso "Saltus", luogo in cui il console Quinto Minucio, corse, in un'epica battaglia, il pericolo nel II° secolo a.c. di vedere annientare le suo legioni dai Liguri-Apuani; nonostante questo episodio i Romani vinsero la guerra e non sembra infondato ritenere che la denominazione Minucciano derivi proprio dal nome del console "Minucio" artefice della vittoria. Caduto l'Impero Romano d'occidente, il paese è passato attraverso molte dominazioni a partire dai Goti, i Longobardi, Franchi, i Malaspina signori di Lunigiana, la Repubblica di Lucca, Pisa, Firenze, i Visconti di Milano e gli Estensi di Ferrara per poi seguire la Repubblica di Lucca fino all'Unita' d'Italia; da notare che in epoca Lucchese Minucciano aveva il privilegio di emettere una propria moneta nominale, utilizzata nella propria Vicaria, che era il "Barbone Minuccianese" convertibile con la valuta di Lucca. Ed ecco una foto del paesello:
e del paesaggio che lo circonda:
E poi, il giovedì abbiamo deciso di andare all'Acquario di Genova; dato che Diego non c'era mai stato (e nemmeno io a dire la verità), visto che comunque il viaggio era di due ore scarse, siamo partiti alle 6 di mattina per essere di ritorno per l'ora di pranzo. Foto non ce ne sono (almeno, non pubblicabili, le foto di Diego ovviamente non posso metterle online), ma al link http://www.acquario.ge.it/ potete trovare di tutto di più.
Tra le foto pubblicabili c'è quella della casa nucleare (Diego la chiama così) di un colore decisamente inusuale, appena fuori Piazza al Serchio:
e quelle di me che rimetto a posto un cavo elettrico il giorno della partenza:
Ovviamente dalle foto è abbastanza impossibile descrivere tutte le cose che abbiamo fatto, essendo in fondo piccole cose ma che sono state belle (almeno per me, ovvio) per il solo fatto di averle fatte insieme.
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