venerdì 28 settembre 2007
L'attesa è quasi finita
Nel frattempo ieri mattina mi hanno tamponato, per fortuna senza gravi danni né alla macchina né a me, diciamo che è stata più forte la rottura di scatole nel dover aspettare i vigili urbani della Pieve e poi dover compilare i fogli all'assicurazione che la botta presa dalla macchina.
Per questo fine settimana il programma prevede ancora una trasferta in terra romagnola dal fidanzato (che non è zoccoleggiare, come qualcuno pensa -.- ), al ritorno alle 5 di sabato notte la visione del Gran Premio del Giappone di Formula1 (perché su Sky la diretta comincia un po' prima che sulla Rai :p ), poi a mezzogiorno l'anticipo del campionato di basket su SkySport2, e la domenica pomeriggio e sera mi guardo un po' di calcio (la sera c'è il derby tra Juve e Torino): in pratica, penserò solo a riposarmi e a star bene con il mio amore :)
Ci rileggiamo tra qualche giorno (spero...)
giovedì 13 settembre 2007
Da stasera tornano i Gialappi
Da stasera, sempre alle 21, sempre su Italia1:
Novità in vista per la serata del giovedì di Italia1. I due gruppi di lavoro più irriverenti del panorama televisivo italiano - quelli de Le Iene e la Gialappa's Band - si ripresentano in coppia, stavolta non per Mai dire Iene, ma per un programma tutto nuovo: Mai dire Candid.
In onda per 5 settimane in prima serata, rigorosamente in diretta, il programma sarà capitanato dal Mago Forest e da Ilary Blasi, tormentati e messi in difficoltà dalle voci fuori campo più sfacciate del piccolo schermo: Giorgio Gherarducci, Marco Santin e Carlo Taranto.
Protagoniste di questo show saranno vere e proprie candid camera realizzate con l'inconfondibile marchio de Le Iene e commentate dalla Gialappa's Band.
Mai dire Candid si presenta come un'evoluzione delle candid-camera realizzate negli anni '60 da Nanny Loy, come ha già avuto modo di dire Malaparte a suo tempo, e vuole offrire non solo momenti di divertimento, ma anche spunti per svelare, attraverso l' occhio della telecamera nascosta, gli aspetti più autentici della società italiana del XXI secolo.
Gli imprevisti sono assicurati, ma non mancheranno anche spunti di riflessione. Infatti, a differenza delle classiche candid-camera, le ignare vittime si trovano spesso costrette ad affrontare situazioni create ad hoc che attingono a tematiche sociali, di attualità o di costume. Le candid-camera si presentano quindi come uno specchio dei cambiamenti avvenuti nel corso degli anni nelle abitudini, negli stili di vita e soprattutto nelle reazioni degli italiani.
Lo studio 10 di Cologno Monzese ospiterà, oltre al pubblico, anche alcuni protagonisti delle candid presentate. La regia del programma è affidata a Massimo Fusi.
mercoledì 12 settembre 2007
Amici gay, è l'ora di armarsi!
“Capita abbastanza spesso che vengono dei ragazzini a provocarci, ma si tratta di ragazzate” dice Guido del Fante dell’Arcigay, “In questo caso però la storia era molto diversa: in una macchina circolavano quattro giovani dal muso duro lanciando delle vere e proprie sfide e bloccando addirittura le altre auto. In una seconda macchina, rimasta appartata, erano appostati tre ragazzi per coprire le spalle ai provocatori.”
“Fortunatamente questo episodio non ha avuto conseguenze anche perché nel momento in cui gli omofobi erano scesi dall’auto per affrontare i nostri tre soci, è arrivato un gruppo di altri nostri iscritti e di amici del circolo Ho Chi Minh avvertiti col cellulare. Vedendosi di fronte non a pochi inermi, ma ad un gruppo nutrito di persone gli squadristi sono fuggiti a gambe levate” aggiunge Daiana Leporatti, Presidente del Comitato Provinciale.
Alle due volanti dei carabinieri, arrivati pochi attimi dopo, sono stati forniti i numeri di targa delle macchine, senza poter però rilevare i dati anagrafici di che era a bordo.
Matteo Marliani, attivista pistoiese del movimento gay, rilancia: “Invito le amiche lesbiche e gli amici gay ad armarsi non più di buone parole e di buone intenzioni, ma di oggetti da autodifesa, come lo spray antiaggressioni o altro”, mentre il Presidente Regionale di Arcigay, Bert d’Arragon, invita le istituzioni ad intervenire: “Il preoccupante moltiplicarsi di episodi di omofobia e di rigurgiti neofascisti in tutta la Toscana non devono essere assolutamente sottovalute. Basta pensare che a Pistoia si sono visti gruppi neofascisti provenienti da Siena e da Lucca e ora anche da Prato, dove la questione dell’Interporto, anche a causa silenzio del Comune e della Prefettura, sta dando un terreno fin troppo fertile per episodi del genere. Infatti, le due macchine intervenute a Pistoia sono intestate a persone di Montemurlo, probabilmente genitori dei giovani, forse ignari della deriva squadrista in cui sono piombati i loro figli. Chiederemo un incontro urgente con le autorità pistoiesi e pratesi per non prolungare ancora la pericolosa sottovalutazione di questi episodi.”
martedì 4 settembre 2007
Back home - parte 2
Questo è il santuario, vicino al campeggio:
e questa invece è l'entrata del campeggio:
dalla finestra della cucina:
dalla porta di ingresso:
Ovviamente un po' ci siamo anche mossi, come per andare a Minucciano, capoluogo del comune in cui si trova anche il Santuario, che sorge su di un altopiano roccioso, le cui falde sono bagnate dai canali Corona, della Villa e dei Panni. Lo sperone roccioso è accessibile da un lato in cui sorgeva anticamente una robusta porta ferrata; si tratta di una di quelle costruzioni serrate che gli urbanisti definiscono a "Fuso d'Acropoli". La sua edificazione sembra sorta su di un primitivo insediamento Ligure-Apuano e poi "praesidium" Romano. Pare che Minucciano si debba identificare con il famoso "Saltus", luogo in cui il console Quinto Minucio, corse, in un'epica battaglia, il pericolo nel II° secolo a.c. di vedere annientare le suo legioni dai Liguri-Apuani; nonostante questo episodio i Romani vinsero la guerra e non sembra infondato ritenere che la denominazione Minucciano derivi proprio dal nome del console "Minucio" artefice della vittoria. Caduto l'Impero Romano d'occidente, il paese è passato attraverso molte dominazioni a partire dai Goti, i Longobardi, Franchi, i Malaspina signori di Lunigiana, la Repubblica di Lucca, Pisa, Firenze, i Visconti di Milano e gli Estensi di Ferrara per poi seguire la Repubblica di Lucca fino all'Unita' d'Italia; da notare che in epoca Lucchese Minucciano aveva il privilegio di emettere una propria moneta nominale, utilizzata nella propria Vicaria, che era il "Barbone Minuccianese" convertibile con la valuta di Lucca. Ed ecco una foto del paesello:
e del paesaggio che lo circonda:
E poi, il giovedì abbiamo deciso di andare all'Acquario di Genova; dato che Diego non c'era mai stato (e nemmeno io a dire la verità), visto che comunque il viaggio era di due ore scarse, siamo partiti alle 6 di mattina per essere di ritorno per l'ora di pranzo. Foto non ce ne sono (almeno, non pubblicabili, le foto di Diego ovviamente non posso metterle online), ma al link http://www.acquario.ge.it/ potete trovare di tutto di più.
Tra le foto pubblicabili c'è quella della casa nucleare (Diego la chiama così) di un colore decisamente inusuale, appena fuori Piazza al Serchio:
e quelle di me che rimetto a posto un cavo elettrico il giorno della partenza:
Ovviamente dalle foto è abbastanza impossibile descrivere tutte le cose che abbiamo fatto, essendo in fondo piccole cose ma che sono state belle (almeno per me, ovvio) per il solo fatto di averle fatte insieme.
Back home
E in tutto questo, devo dire grazie una volta di più al "mio" Diego, che anche nelle più piccole cose come nelle grandi è sempre più il ragazzo fantastico che ho sempre voluto avere accanto...
a presto :)