martedì 19 novembre 2013

Un bacio alla Sardegna, ma pensiamo alla prossima emergenza

Una tragedia ha colpito la Sardegna. Un'angolo di terra bello, stupendo, come alla fine è stupendo tutto il nostro paese e il nostro continente, una bellezza che invece di coltivare facciamo a gara a distruggere, e sempre più spesso ci riusciamo. E sembra forse brutto, forse cinico e insensibile, in un momento come questo, pensare già al dopo, alla prossima emergenza, come se fosse davvero possibile che non ci sia una prossima emergenza. E visto che non sono un esperto di geologia o di idraulica, ma qualcosa di mass-media e comunicazione ho imparato in tanti anni, è di questo che parlo.
E' adesso che dovremmo parlare del fatto che quando c'è un'emergenza come alluvione o terremoto la gente non guarda la tv, perché va via la corrente o perché esce di casa, ma ascolta la radio che è comunque l'unico mass-media fruibile con apparecchi piccoli, che costano nulla e sono autonomi da elettricità o reti telefoniche che gli eventi naturali mettono ko per primi (visto che grazie alle AM puoi coprire le zone disastrate con antenne situate anche a 100 o 200 km. di distanza dall'evento). Ma nessuno, nemmeno le radio stesse, mettono in evidenza questo particolare; nel contratto di servizio con cui paga alla Rai milioni di euro il governo la radio nemmeno la cita; la protezione civile non ci pensa nemmeno da lontano a farlo presente al governo da cui dipende (le telecamere di Sky o del Tg1 fanno più popolarità del microfono di RadioToscana), e a ogni disastro noi cittadini povere bestie ci troviamo aggrappati alla speranza che qualche radio locale o privata abbia la voglia di diventare un gigante e dare un servizio pubblico. Ma non si può vivere di speranze, non per queste cose.

martedì 8 ottobre 2013

[Riflessione] I gay cattolici ringraziano il Papa... ma di che?

Stamattina una delle notizie dei quotidiani riguarda la risposta del Papa a una lettera scrittagli da un gruppo di omosessuali cattolici di Firenze (che conosco, avendo fatto parte seppur per pochissimo tempo di quel gruppo), in cui il papa addirittura saluta benedicendoli; l'articolo è qui: http://firenze.repubblica.it/cronaca/2013/10/08/news/papa_lo_stupore_dei_gay_cattolici_ha_risposto_alla_nostra_lettera-68122628/ .
E quello che mi meraviglia è il leggere lo "stupore" davanti alle parole del papa riguardo agli omoessuali dette negli ultimi mesi; ricorda Repubblica di oggi: " "Chi sono io per giudicare i gay?" detto in aereo di ritorno da Rio de Janeiro, e poi le dirompenti parole a Civiltà Cattolica: "Dio, quando guarda a una persona omosessuale, ne approva l'esistenza con affetto, o la respinge condannandola? Bisogna sempre considerare la persona" ".
Mi meraviglia perché in primis non sono parole che si allontanano da quello che già nel lontano 1992-1997 scriveva il Catechismo della Chiesa Cattolica:
 2358 Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione.
 ovvero va bene essere omosessuali, basta che tale tendenza rimanga solo platonica e non si esprima in alcun modo. Il che a me sembra quantomai frustrante, ma tant'è.


In secondo luogo, perché a fronte di tante belle parole il buon Francesco non ha trovato un secondo per eliminare il divieto agli omosessuali di entrare in seminario e diventare così sacerdoti (per i quali, dovendo vivere nella castità, l'orientamento sessuale non dovrebbe avere alcuna rilevanza), questa sì una discriminazione stabilita da Benedetto XVI che contrasta con la stessa dottrina ecclesiale.

In terzo luogo, perché gli attacchi sempre più violenti della Chiesa cattolica negli ultimi anni sono stati rivolti non contro l'omosessualità in sé quanto verso il riconoscimento da parte dei vari stati delle unioni civili degli omosessuali; unioni civili omosessuali che lo stesso Bergoglio definì "invidia del demonio" e che definì la battaglia contro il disegno di legge una "guerra di Dio" (la lettera inviata ad alcuni monasteri argentini è qui: http://www.lanuovabq.it/it/articoli-matrimoni-gay-linvidia-del-demonio--6017.htm e quella fatta leggere in tutte le chiese argentine è qui: http://ascoltarepapafrancesco.blogspot.it/2013/03/card-jorge-bergoglio-messaggio-sui.html ).

Dunque, io non vedo sinceramente nulla di cui ringraziare papa Francesco. Perché in concreto nulla ha fatto per evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione, né nulla di nuovo ha detto riguardo alla lotta per i diritti civili che gli omosessuali portano avanti nel mondo. Quando lo farà, sarò il primo ad esserne felice; ma finora, sinceramente, non ho niente di cui ringraziarlo o che lo differenzi in maniera sostanziale (comunicativamente è un secolo avanti ai suoi predecessori) da quanto sentito finora.

E soprattutto, dubito che sarà proprio lui il Papa che finalmente libererà la Chiesa cattolica dalla falsa interpretazione del racconto biblico di Sodoma e Gomorra, che non parla di omosessualità ma di accoglienza, e che trovate riassunto in breve in questo articolo (link: http://www.chiesabattistadimilano.it/testi/studi-biblici/200-il-peccato-di-sodoma-e-gomorra ) che per comodità vi riporto:
Vi invito a riflettere stasera su questo tema molto dibattuto. Per molti il peccato di Sodoma è senza dubbio l'omosessualità (la depravazione, la ricerca di carne heteras "stranea" – aliena- altra di Giuda 7 ), per cui hanno meritato la punizione del fuoco che "anticipa l'inferno". Ma le cose stanno così? Sarebbe questo il peccato di Sodoma? Tutta l'evidenza esegetica appunta verso un'altra direzione, il peccato di Sodoma era un altro tipo di peccato, quale?
Ma attenzione, prima di tutto, noi che viviamo nel XXI secolo stiamo parlando lo stesso linguaggio della Bibbia e diamo lo stesso significato alle parole? Occorre leggere tutti i testi almeno dieci volte prima di azzardare un'interpretazione pretendendo di essere la bocca di Dio, illuminati interiormente (ma molti di quelli che questo affermano in realtà sono nelle tenebre dell'odio talvolta inconscio), la luce interiore di Dio è lo Spirito Santo che ci guida alla verità che consiste nell'amare Dio e il prossimo, tutto il resto è nebbia, opacità, pretesa di giustizia, fariseismo camuffato da pietà o semplicemente "pia" ignoranza la più micidiale perché ostinata e non si lascia interrogare almeno da qualche piccolo dubbio.
1. Tutto dipende dal significato di un verbo yada "conoscere". Si usa in tutto l'AT 943 volte. In 933 occasioni significa "conoscere" da un punto di vista intellettuale o personale (conosco la tale persone nel senso che so chi sia). Soltanto 10 volte (ripeto 10 su 943) può avere un connotato sessuale sempre riferito a relazioni uomo-donna. La domanda sorge spontanea:
Perché l'autore ebreo non ha utilizzato il verbo shakbah che non è ambiguo e si usa centinaia di volte nella Bibbia ebraica?
La regola esegetica vuole che il significato più evidente di una parola sia quello che prevale, se si vuole far valere un significato improbabile occorre provarlo senza lasciare ombra di dubbio. Non è il caso qui, dunque l'evidenza linguistica è contro l'interpretazione che dice "volevano avere una relazione omosessuale con i visitatori notturni di Lot". Se volevano commettere uno stupro, una violenza di gruppo, sarebbe questa la malvagità condannata, e non la condizione degli abitanti di Sodoma, sarebbe molto improbabile che tutti fossero degli omosessuali senza eccezione. Normalmente lo stupro collettivo del soldato sconfitto, della spia nemica, era pratica comune in quel tempo, l'idea era quella di diminuire per sempre la mascolinità dello sconfitto perché ricadesse in una sorta di condizione di inferiorità (era trattato come "se fosse" una donna) poiché diventava schiavo.
Allora qual è il peccato di Sodoma?
Vediamo alcuni dei testi nell'AT dove si faceva riferimento a Sodoma e al suo peccato magari per imprecare contro gli ebrei di allora:
Isaia 1,10-17. Qui i principi d'Israele sono chiamati Principi di Sodoma, quale era il loro peccato che provoca l'accostamento? Fra tutti i peccati elencati non vi è traccia dell'omosessualità.
Isaia 3,9-11. Si tratta di una denuncia dell'empietà del falso culto simile all'idolatria.
Geremia 23,14. I falsi profeti che rafforzano i malvagi sono simili a quelli abitanti di Sodoma.
Ezechiele 16,49. La superbia, sono sazi di pane, ecc.
Questi esempi mostrano che quello che si condanna, e che dunque sarebbe il peccato di Sodoma e che collegava loro con gli abitanti di Sodoma, erano l'oppressione dello straniero, del povero, del debole, dell'indifeso, la violenza di gruppo (caso mai) e questa era pratica comune (lo stupro del soldato vinto, dello schiavo per riaffermare il dominio e la loro condizione non più "umana" nel senso di uomo vero, ricordiamo che il significato di servo era "scampato" o risparmiato alla morte per cui erano considerati dei morti in vita).
Qualche domanda ai soloni della vendetta divina contro i peccatori: come mai sono puniti anche i bambini e le donne di Sodoma (e di Gomorra)? Per quello che ci è dato sapere dal testo non avevano partecipato al tentativo di stupro degli angeli. Ma soprattutto, se leggiamo Genesi 18, non aveva già deciso Dio di distruggere Sodoma e gli angeli erano lì semplicemente per avvertire Lot e la sua famiglia? Ci fermiamo qui ma ci sarebbero molte altre domande.
Come interpreta Gesù il peccato di Sodoma?
Attenzione a questi testi interessanti, lasciamo da parte Luca:
Matteo 10,15 e Marco 6,11. Il castigo di Sodoma sarà mite in confronto alla punizione dei villaggi, attenzione ora: che non vi hanno accolto e che non hanno ricevuto il vostro messaggio.
Gesù dunque si allinea con un'antica tradizione rabbinica che interpretava il peccato di Sodoma come L'INOSPITALITA', il non ricevere gli stranieri, il non accogliere i minimi, gli stranieri.
Curioso: Notate come si ribalta la frittata: non accogliere il fratello e la sorella che viene nel nome di Gesù sarebbe il peccato di Sodoma (niente male come conclusione).
"Tutta la legge e i profeti (i 613 precetti che includono tutti i divieti sessuali del Levitico) si adempiono in un solo comandamento: amare Dio al di sopra di ogni cosa e il prossimo tuo come te stesso". Praticare l'omofobia che è l'odio verso il diverso significa peccare contro i 613 precetti della Torah, e pertanto comporta tutte le condanne per abominio.
Gesù trasforma tutti i divieti in una forma positiva di azione dominata dall'amore, chi è fuori dall'amore verso l'altro è anche fuori dall'amore verso Dio.
Nel messaggio dell'amore di Cristo colpisce la parola "chiunque" e questo include tutti nell'amore di Dio, colpisce invece negativamente l'esclusione di alcuni, e questi dunque non sono oggetto dell'amore divino?

venerdì 11 novembre 2011

La grande fregatura del governo tecnico

Alla fine è venuta fuori tutta la realtà della crisi che stiamo attraversando, e stavolta i cosiddetti complottisti hanno avuto un bel po' di ragione. Da mesi i titoli di stato italiani sono sotto l'attacco della speculazione internazionale, ovvero chi ci presta i soldi vuole riscuotere un interesse sempre più alto, adducendo tra le cause la non credibilità del nostro governo e della nostra politica. E il governo non ha fatto certo nulla per smentirli, visto quello che è riuscito a combinare in questi anni.
Poi, finalmente Berlusconi lascia, e spunta Mario Monti; di colpo, gli spread tornano a livelli umani, le borse salgono... tutto risolto? No, perché Mario Monti è stato inviato direttamente da Goldman Sachs, banca d'investimenti americana che è tra le responsabili della crisi finanziaria che ci ha messo gambe all'aria, è quella che ha aiutato la Grecia a truccare i suoi conti pubblici (e che ha innescato tutta la crisi in zona Euro) ed è quella che ha operato per alzare il famoso spread e far cadere le quotazioni di borsa. Oltre a far parte di un comitato iper-ristretto che vedeva troppa partecipazione popolare addirittura nei paesi dell'Europa dell'Est (!!!). E i nomi che si sussurrano per il suo governo sono nomi della vecchissima prima Repubblica, che hanno fatto male allora e non si vede come possano far bene adesso.
Dunque, le banche che hanno causato la crisi mondiale hanno stretto il loro laccio anche in Italia... e a questo punto, o accettiamo di essere governati da loro con il contentino di non pagare troppi interessi su un debito pubblico che non smetterà certo di crescere, o scegliamo di decidere nuovamente noi come popolo italiano ma le grandi signore offese ci scaricheranno addosso tutta la loro rabbia e manderanno in bancarotta tutto il nostro sistema bancario e industriale.
Tutto questo, grazie al capitalismo e al neoliberismo che finalmente dimostrano quanto siano dannosi per l'intera società mondiale. Ma dispiace vedere che la gente rimane ancora troppo cieca per capirlo, e continua a idolatrare e votare quelli che la sfrutteranno fino alla morte, come novelli Eloi sfruttati dai Morlocchi (già, fa paura vedere come Wells nel 1895 scrivendo "La macchina del tempo" avesse previsto questi sviluppi, anche se messi in allegoria)...

martedì 30 agosto 2011

I contributi solidali...

Leggere sui giornali e sentire in tv che il governo ha abolito dalla Finanziaria il contributo di solidarità richiesto a chi guadagna cifre sui 20.000 euro mensili, e Calderoli che sottolinea "lo lasceremo per i calciatori" mi fa da una parte ridere e dall'altra incazzare.
In primis, perché i calciatori guadagnano milioni di euro solo perché le società di calcio, come quella di Berlusconi che è capo del governo, glieli danno; se non glieli dessero non li guadagnerebbero.
Secondo, rimane comunque il fatto che i calciatori sono strapagati ma nel loro lavoro sudano e si fanno male e possono essere licenziati, i politici guadagnano più dei calciatori, fanno un decimo della fatica e non possono essere licenziati. Che certi discorsi li facciano gli operai o gli impiegati mi sta bene, che li facciano i politici proprio no.

giovedì 26 maggio 2011

Mio cugino ha conosciuto Pisapia. Menzogne e verità

(L'originale è stato pubblicato sul Facebook di Massimo Cirri: http://www.facebook.com/notes/massimo-cirri/mio-cugino-ha-conosciuto-pisapia-menzogne-e-verità/10150635188875451 )


Questa è stata una campagna elettorale differente. Un po’ perché la sinistra aveva un candidato, che qui a Milano è un’esperienza nuova.


Un po’ per l’uso delle menzogne e della verità.

Di menzogne ne sono state dette molte:

-Pisapia ruba le auto (Moratti)

-Pisapia è matto (Bossi)

-Pisapia vuol fare zingaropoli (Bossi)

-Pisapia vuole trasformare Milano nella ”Stalingrado d'Italia” (Berlusconi)

-Con Pisapia Milano sarà una città islamica, una zingaropoli piena di campi rom e assediata dagli stranieri (Berlusconi)

-I fondamentalisti islamici, Al Qaeda e Al Zawahiri, sarebbero felicissimi se a Milano la Lega dovesse perdere e Pisapia diventasse sindaco”. (Borghezio)

-Pisapia va a prendere il caffé ogni giorno con i centri sociali. (Berlusconi). Per questo è nervoso.



In molti abbiamo sentito allora il bisogno, di fronte a queste menzogne, di dire la verità. Lo abbiamo fatto. Perché la verità è rivoluzionaria. O moderata. E la verità è questa:



Pisapia a scuola rubava sempre la gomma pane ai compagni

Pisapia ruba le monetine della fontana di Trevi

Pisapia ruba i carrelli alla COOP

Pisapia ha inventato le birre analcoliche

Pisapia usa il lato oscuro della Forza

Pisapia una volta è morto

Pisapia, da bambino, una volta è morto

Pisapia ha progettato la Duna

Pisapia mette il vetro nell’umido

Pisapia si tocca

Pisapia fa scuocere gli spaghetti

Pisapia in Gran Bretagna guida a destra

Pisapia fa battute volgari quando suo figlio invita le amichette per la prima volta a casa

Pisapia ha inventato le zanzare

Pisapia addestra zanzare tigre

Pisapia non passa mai la canna

Gheddafi è nascosto a casa di Pisapia

Quello con la bandiera dei 4 mori ai concerti è Pisapia

Pisapia ai concerti fa salire le ragazze sulle spalle coprendoti la visuale

Pisapia ti chiama alle 8 di sera quando sei davanti a una frittatona di cipolla e birra gelata per venderti qualcosa

Pisapia mangia in canotta bianca anche se ha ospiti per cena

Pisapia lancia i miniciccioli sotto i piedi delle vecchiette

Pisapia in metrò oltrepassa sempre la linea gialla

Mio cugino ha conosciuto Pisapia

Pisapia ti parla a raffica dei cavoli suoi mentre ascolti la Littizzetto la domenica sera

Pisapia ha inventato il mal di testa come scusa per non far sesso

Pisapia ha votato Pupo e Emanuele Filiberto a Sanremo 2010

Pisapia per accendere il barbecue usa i copertoni

Pisapia, quando non lo incontri da molto tempo, ti dice: “Ma quanto sei ingrassato?”

Pisapia al supermercato tocca la frutta senza guanti

Pisapia mette le pubblicità prima dei video su Youtube

Pisapia dice "stai manza" alle ragazze

Pisapia ha comprato l'unico biglietto del concerto di Apicella

Pisapia ti tagga nelle foto in cui sei venuto male e le pubblica in bacheca

Pisapia ha sequestrato i due leocorni

Pisapia mangia le salsicce davanti a quelli che stanno a dieta

Pisapia va nei campi nudisti ma non si leva le mutande

Pisapia parcheggia in seconda fila e mette il biglietto "torno subito", ma non arriva mai

Pisapia dorme nell'azoto liquido.

Pisapia scoreggia in ascensore e poi fa il vago.

Pisapia ha rubato le mezze stagioni.

Pisapia si lega all'emoglobina impedendo lo scambio dell'ossigeno

Quando ero bambino Pisapia ha provato a mangiarmi

Pisapia mangia l'uovo fritto direttamente dal padellino perché non ha voglia di lavare il piatto

Pisapia inventa le catene di Sant'antonio

Pisapia ti ruba gli organi mentre dormi per rivenderli in nero

Pisapia dorme nell'azoto liquido

Pisapia ha fatto la statua del papa che hanno messo a Roma

Pisapia dà la mollica di pane ai pesci rossi del luna park

E' colpa di Pisapia se Elettra D. non si concede a me, nonostante l'ami

Pisapia è un ossidante

Pisapia sussurrava ai cavalli dei cavalieri dell'apocalisse

“Pisapia o Barabba?” Il popolo rispose: "Pisapia..."

Pisapia nasconde il tappeto sotto la polvere

Pisapia ha fatto retrocedere la Sampdoria

"Io voto per Pisapia" Questo ha detto Materazzi a Zidane

Pisapia cucina nudo

Pisapia fa sgonfiare le torte perché apre il forno a metà cottura

Pisapia ha ferito Garibaldi ad una gamba

Pisapia mette i doppioni nelle bustine di figurine Panini

Pisapia dice gatto anche se non ce l'ha nel sacco

Pisapia fa l’intellettuale e poi va in ferie a Sharm una settimana all inclusive

Pisapia è il cugino laureato che le mamme usano per farti sentire stronzo

Pisapia quando va a cena a casa di qualcuno si telefona di nascosto col telefono di casa per ricaricarsi la SIM

Pisapia ti fa lo squillino per farsi richiamare e poi ti dice “Scusa, era caduta la linea”.

Pisapia mangia il Calippo in modo osceno. E fa anche i rumori

Pisapia clicca all’ultimo secondo nelle aste di ebay

Pisapia si veste di bianco ai matrimoni per rubare la scena alla sposa

Pisapia, per fare il grosso in sala giochi, manda sempre in tilt i flipper

Pisapia si iscriveva sempre al Club degli Editori e poi non ritirava mai nulla

Pisapia parcheggia sulle rotaie del tram

Pisapia cucina col dado

Pisapia dice sì al colesterolo

Pisapia è uscito dall’euro

Pisapia apre il rubinetto dell’acqua calda in cucina mentre tu stai facendo la doccia!

Pisapia ha il Santo Graal e ci tiene lo spazzolino da denti

Pisapia ha detto a Godot di non venire più che tanto non l’aspetta nessuno

Pisapia ti ruba il parcheggio mentre stai facendo manovra

Pisapia abita sopra di me e fa la lavatrice alle 4 del mattino. Col doppio risciacquo.

Pisapia stende i panni gocciolanti senza strizzarli

Pisapia suona al citofono e poi scappa

Pisapia mette gli aghi nei pagliai

Pisapia mangia la polenta con il kebab

Pisapia ordina sempre una pizza che non è nel menù

Pisapia alle pizzate di classe, per fare il fenomeno, ordina sempre il filetto al pepe.



(Grazie a Filippo Rossi)

giovedì 3 febbraio 2011

Non meritevole di titolo

Secondo la tradizione, se a Candelora (cioè ieri) non piove siamo in mezzo all'inverno... eppure il meteo per la Toscana prevede domenica temperature oltre i 15 gradi (roba da primavera), e io stamani mi sono alzato da letto con un sonno che di solito ho solo in primavera (ed è giovedì, figuriamoci domani che botta)... e a dimostrazione del rincoglionimento, parlo del tempo come i vecchi di 80 anni...

mercoledì 2 febbraio 2011

Riunioni pomeridiane

Industriali 60enni che si vantano delle puttane cinesi ventenni che si fanno durante i loro viaggi di lavoro... ma non si chiamano Berlusconi, e si dichiarano di sinistra. Gente del genere mi fa vomitare.

mercoledì 26 maggio 2010

Pedofilia: una moda o una scusa per una caccia alle streghe?

E' di ieri la notizia dell'arresto per pedofilia di uno dei sacerdoti impegnati nel "sostegno" alla "causa" omosessuale, don Pezzini di Lodi (l'articolo qui: http://gaymagazine.it/2010/05/25/don-pezzini-in-carcere/ ). Arresto che, colpendo un sacerdote molto impegnato su un fronte che notoriamente mette in crisi la chiesa Cattolica (la quale gli omosessuali, giova ricordarlo, sulla carta non li discrimina ma nei fatti se potesse li brucerebbe), ha suscitato un po' di preoccupazione.

E ha riportato alla mente la storia di un'altra caccia alle streghe, che vi riporto nel riassunto Enrico Oliari:

Xy è un insegnante di matematica di 27 anni. Improvvisamente, una domenica mattina alle 5 , qualcuno suona alla porta di casa della famiglia (con la quale abita) e all'urlo di "Aprite, pompieri", entra la polizia e lo arresta in seguito ad un'inchiesta sulla pedofilia.
Immaginatevi la scena, la perquisizione, la polizia... lo portano via a sirene spiegate (in piena mattina, di domenica) e lo conducono in carcere: un ragazzo che all'epoca dei fatti aveva 16 anni MENO 3 GIORNI lo ha accusato di aver avuto rapporti sessuali con lui, mentre era a casa sua per una lezione di matematica.
La legge è chiara: l'età del conseso è di 14 anni, 16 se il ragazzo è affidato a te in quanto tutore (insegnante, prete ecc.) e così il capo di imputazione è violenza sessuale. Il ragazzo, che dichiarerà di non aver mai avuto rapporti omosessuali e di non essere gay (salvo poi oggi risultare iscritto alla principale associazione gay italiana, di frequentare le saune e che comunque chattava da lungo tempo con Xy non per parlare di pesca o di cucina), si recava da Xy per amicizia, ci scappava anche il rapporto sessuale e, in un'occasione, gli aveva chiesto aiuto nel risolvere un compito di matematica.
Xy in poco più di due anni viene sbattuto (già il giorno dopo!) in prima pagina come il mostro-pedofilo e la sua immagine gira anche sui telegiornali nazionali, in particolare su Studio Aperto. I blog lo additano come mostro, chi invoca per lui la castrazione chimica, chi quella non chimmica. Vieneportato in carcere, dapprima per 2 mesi in isolamento dove all'inizio non ha neppure il dentifricio (sputa sangue) e le lenzuola (stiamo parlando di un carcere del nord Italia del 2007), non ha nulla, non ha contatti, ha un'ora al giorno di "aria".
Poi viene trasferito in una cella comune con altre 7 persone, dove viene picchiato e violentato (in carcere certe colpe non vengono perdonate) e persino un secondino di 24 anni, al quale aveva chiesto aiuto per la violenza sessuale subita, lo pesta al punto da ridurlo all'infermeria. L'unica persona che vede, oltre all'avvocato ed ai genitori affranti, è un prete che si è dato la fama di aiutare i carcerati, salvo il fatto di concentrarsi solo ed esclusivamente su determinati casi "mediatici". A Xy chiede soldi per interessarsi del suo caso e per aiutarlo ad uscire, somma che il professore di matematica non ha: Xy rimane in carcere.
Dopo 6 mesi (quindi siamo a un totale di 8) gli viene concesso di andare a casa in attesa del processo: ha perso parecchi chili, i capelli gli stanno diventando grigi, di notte si sveglia fra gli incubi, è seguito da uno psicologo. Viene messo in una comunità per ex carcerati, gestita da preti (camera + vitto, circa 600 euro al mese), dove i sacerdoti gli fanno pesare continuamente il fatto di essere gay. Tra l'altro gli propongono fino all'inverosimile un corso di cucina per essere un domani reinserito nella società (ad un professore di matematica!): il corso è finanziato con il Fondo sociale europeo e qualcuno quei soldi se li deve intascare.
La famiglia risarcisce la parte civile, ha un avvocato: la cifra da pagare è immensa, si fanno debiti. Me lo presenta un altro sacerdote, mio insegnante di latino e greco al liceo, perchè Xy abbia qualcuno con cui parlare. Mi racconta come, a distanza di due anni, ancora si sveglia con le mani protese nel vuoto a cercare la brandina superiore del letto a castello.
Vita distrutta, non ha più niente, gli amici gli hanno girato le spalle, molti parenti pure. Si adatta con qualche lavoretto, ha sempre paura che qualcuno lo possa riconoscere.
Poi arriva il giorno del primo processo: Xy viene assolto a formula piena, con la sentenza che dice che se la presunta vittima, invece che maschio fosse stata femmina, ci si sarebbe limitati giusto ad un pettegolezzo. Alla Procura della Repubblica l'assoluzione non piace: hanno fatto tanto per Xy ed uno smacco simile mette tutti alla berlina. Ricorre quindi in Appello ed ancora per Xy l'incubo dell'attesa. Il processo è recente, per la metà di maggio (circa 10 giorni fa, per intenderci): la sentenza di primo grado è confermata in toto: Xy è innocente. I giornali quasi non ne parlano. Gli chiedo di fare rivalsa, di recuperare i suoi soldi, di distruggere chi gli ha rovinato la vita, di pretendere il risarcimento per l'ingiusta detenzione. Mi dice che vuol solo riacquistare la sua serenità, mi chiede di aiutarlo a far sparire dai blog (Notiziegay.it ed altri) la sua storia: vuole solo riprendere ad insegnare matematica.

venerdì 4 settembre 2009

Castelli, via, ripigliati!

Antefatto 1:
negli anni '40 i cittadini italiani colpevoli di avere un'origine, anche se magari persa nei secoli, ebraica venivano ricercati per essere condotti nei campi di concentramento di Italia, Germania e Polonia, affinché potessero essere uccisi e cremati. Ma tra di loro qualcuno riusciva a scappare in Svizzera, dove le lunghe mani del regime non arrivavano.

Antefatto 2:
negli "anni di piombo" italiani, ovvero gli anni '70-'80, erano numerosi gli esponenti di spicco del mondo politico ed economico nel mirino dei terroristi, che lo Stato cercava di proteggere da attentati e imboscate. Il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa disse ad uno di questi esponenti che poteva garantire la sicurezza sua ma non della sua famiglia; protezione che la Svizzera poteva offrire, e dunque si trasferì nella Confederazione.

Nel 2008, la Svizzera offre a questo imprenditore la cittadinanza, visto che da anni risiede in territorio elvetico.

Questo imprenditore è Carlo De Benedetti; proprietario di emittenti radiofoniche tipo Radio Deejay e di quotidiani tra cui la Repubblica. Cittadino italiano con doppio passaporto, residente fiscalmente in Italia dove hanno sede le sue società principali.

Stamattina, nel corso di Omnibus su La7, il viceministro alle Infrastrutture, Roberto Castelli, ha definito De Benedetti "un extracomunitario" (nella frase "un gruppo editoriale guidato da un extracomunitario").
Ok che sparare frasi a effetto quando non si ha nulla di concreto da dire è un vizio antico quanto il mondo, ma definire extracomunitario un cittadino italiano che per due volte ha dovuto suo malgrado scappare all'estero per non essere ammazzato, e che oltretutto da lavoro a centinaia di migliaia di persone in Italia (a differenza di altri ben più osannati) è una stronzata troppo grossa per non essere segnalata da qualche parte.

Castelli, diremmo dalle nostre parti con l'antica saggezza che si tramanda dai tempi di Dante, venvia, ripigliati un poìnino, che a fà la figura del ciùo si passa anche da bischeri!